- L'INPS deve, per forza, conoscere tutte le posizioni in mobilità e di contribuzione volontaria, che dovrebbero rientare, a seguito delle diverse riforme pensionistiche, nella categoria degli esodati. Il numero di 130000 si riferisce solo a queste posizioni, o l'INPS ha cercato di calcolare anche i lavoratori titolari di prestazione straordinaria? Sfuggono, comunque all'INPS, tutti i casi d'incentivazione all'esodo, senza ingresso in mobilità, tranne quelli che hanno poi chiesto la contribuzione volontaria.
- Non so se le organizzazioni sindacali abbiano o meno un sistema di archiviazione di tutte le trattative che hanno condotto con le aziende nei processi di riduzione del personale; in caso positivo sono quelli che dovrebbero possedere i dati più vicini alla realtà, poichè contemplerebbero non solo i processi di mobilità ma anche tutti i casi di ricorso aifondi di solidarietà. Sfuggirebbero anche a loro i casi risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con incentivazione all'esodo, a meno che tali accordi non siano stati ratificati in sede sindacale.
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E' ormai noto che ci sono tre diverse posizioni per quanto riguarda la determinazioone del numero degli esodati; la Fornero dice 65000, l'INPS 130000 ei sindacati 350000. Premesso che sarebbe corretto dal, punto di vista della credibilità, che tutti fornissero le fonti ed i calcoli che sono stati usati per determinare il numero degli esodati, si possono però fare alcune considerazioni solo in punta di logica.