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Quanto costa la Sutor ai Montegranaresi? 13,50 a cranio.

Creato il 20 febbraio 2013 da Laperonza

 

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Sono stato spesso accusato di essere avverso alla Sutor. Francamente sono stanco di smentire ma, ancora una volta, ricordo che la Sutor appartiene alla mia storia personale in quanto sono stato militante e tifoso e, si ricorderà, la prestigiosa società sportiva montegranarese fu fondata da persone a me molto vicine a livello familiare. Tengo quindi alla Sutor come qualsiasi Montegranarese e la mia criticità, che traspare con evidenza da quello che purtroppo ogni tanto mi tocca scrivere per puro amore di verità e giustizia, deriva dalla constatazione che l’attuale squadra di basket che porta questo nome ricorda solo vagamente quella che era e che dovrebbe essere la società sportiva principe di Montegranaro. Di questo non do responsabilità dirette a chi la gestisce ma attribuisco la causa ad una serie di fattori contingenti e ad errori politici macroscopici che hanno portato la Sutor a non essere più la squadra di Montegranaro bensì un sodalizio sportivo privo di un reale radicamento territoriale. A questo aggiungiamo il naturale e per me inevitabile fastidio che provo di fronte ad ogni forma di fanatismo ed ecco spiegato perché mi occupo così spesso delle vicende legate al basket.

Voglio ora focalizzare l’attenzione, però, non tanto sullo sport in sé ma su quanto esso ci costi, e fare una pesa sulla bilancia delle opportunità del rapporto costi/benefici. È di poco tempo fa la notizia che il Comune di Montegranaro ha stanziato, anche quest’anno, una cifra importante per “sostenere” la “nostra squadra di basket”. A quanto ne so sarebbe il quinto anno di fila che il Comune versa soldi nelle casse della Sutor con la motivazione che essi servirebbero a sopperire parzialmente alla mancanza di un palazzetto dello sport adeguato a Montegranaro. Non si capisce bene perché questo spetti al Comune che non mi pare compartecipi ad eventuali utili o prenda percentuali sul costo del biglietto di ingresso alla partita. Una squadra sportiva è una società come tutte le altre che deve gestirsi con mezzi propri o con sponsorizzazioni. È inspiegabile il perché i soldi del cittadino debbano essere spesi per sostenere un qualcosa la cui utilità sociale è tutta da dimostrare.

Se la Sutor giocasse a Montegranaro la questione sarebbe diversa. Questo porterebbe innegabili benefici all’economia locale (ristoranti, esercizi commerciali, alberghi), ma svolgendosi le partite altrove e ben lontano dal territorio quali siano i vantaggi per la collettività, eccezion fatta per una certa visibilità mediatica che, però, non comporta alcun beneficio al cittadino, a Montegranaro economicamente non torna niente.

Parliamo di costi. Non conosco le cifre con esattezza ma so che quest’anno sono stati stanziati 24.000 Euro a cui dovranno aggiungersene altri 8.000. L’anno scorso pare che fossero in totale 35.000 e negli passati la cifra sembra sia ancora maggiore. Le cifre esatte, comunque, hanno poca importanza perchè sto esemplificando. Poniamo, quindi, un contributo annuo dato dal Comune alla Sutor di € 35.000. In cinque anni sono 175.000 Euro. Spalmiamo la cifra per i circa 13.000 abitanti di Montegranaro e otteniamo una tassa che ogni Montegranarese (tutti: vecchi, neonati, persone cui lo sport non interessa affatto) versa per la squadra di basket di circa € 13,50.

Torniamo ai 175.000 Euro in 5 anni: il palazzo comunale è per metà inagibile ma non ci sono soldi per rifare il tetto. Con 175.000 Euro di tetti se ne rifanno tre. La Sala Francescani è vergognosa. Con 175.000 Euro si fa una sala congressi dell’altro mondo e ci avanzano soldi. La città ha seri problemi di ordine pubblico. Con 175.000 Euro si fa un impianto di videosorveglianza che scoraggerebbe anche Lupin III. Il centro storico cade a pezzi. Con 175.000 Euro si mettono in sicurezza (considerando il costo assurdo sostenuto per “sistemare” in modo indecente la casa di Pinocchio in via Volontari .- circa 24.000 Euro) oltre 7 fabbricati che rischiano di cadere in testa alla gente. Posso continuare con l’assunzione di personale e di vigili urbani, con interventi di rivalutazione di quartieri che stanno degradando, con sistemazione di strade e buche, con interventi nel sociale, con il sostegno alla cultura. Ma mi fermo. Credo solo che sia il caso di rivedere le nostre priorità, conscio di essermi fatto qualche nuovo amico che ama la palla marrone più di ogni altra cosa.

Luca Craia


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