Buongiorno e ben trovati!
Questa volta ho pensato di scrivere qualcosa in merito alla "licenza albergo" perchè è un argomento molto richiesto e, a mia volta, ho pensato che valesse la pena documentarsi per fornire qualche informazione dettagliata su come funziona...
Questo è quanto ne ho dedotto :
Una struttura ricettiva non deve essere necessariamente di proprietà ma è possibile esercitare la propria impresa alberghiera anche semplicemente usufruendone da mero possessore, avendone la semplice disponibilità verso il pagamento di un canone.
La fattispecie più comune è infatti quella della locazione d'immobile la cui destinazione sia nello specifico alberghiera. La legge di riferimento sarà quindi relativa ad immobile adibito ad uso diverso da quello di abitazione.
La normativa in tal senso prevede le seguenti condizioni :
- La durata del contratto non può essere inferiore a 9 anni
- Il canone - liberamente convenuto - non è modificabile prima del 4° anno di gestione
- Trascorsi i primi 9 anni, il locatore ha diritto di rifiutare un rinnovo contrattuale
- L'imprenditore alberghiero - allo scadere del contratto - ha diritto ad un indennizzo a titolo di riconoscimento della perdita dell'avviamento.
Come viene calcolato il pagamento del canone? Generalmente il proprietario dell'immobile richiede un costo calcolato per ogni posto letto. Come sinceramente mi aspettavo... il costo finale non è identico ovunque ma dipende molto da vari fattori esterni e fortemente condizionanti il valore veniale, quali: tipo di struttura, ubicazione, valore dell'avviamento, andamento dell'occupazione, prospettive di redditività (alla fine si torna sempre a parlare di Revenue), struttura di recente costruzione o meno (verrà considerato infatti il capitale investito).
Affinchè si possa procedere ed ottenere la licenza d'albergo (intestata nella persona del legale rappresentante della Società - conduttore) occorre verificare che vi siano tutti i documenti ed autorizzazioni come previsto dalla normativa vigente:
- Classificazione Provincia
- Nullaosta igienico
- Autorizzazione igienico-sanitaria
- Iscrizione REC (registro esercenti commercio), per la somministrazione di bevande ed alimenti - necessaria per la licenza ristorante
- Certificato prevenzione incendi, rilasciato dai VVFF
Considerato che per ogni certificazione o autorizzazione ci può volere dai 15 giorni a qualche mese, tutto dovrà essere calcolato molto per tempo.
Maggiori informazioni le potete trovare nella Legge regionale nr. 33/2002 (Testo Unico delle Leggi Regionali in materia di Turismo).
Nonchè importante verificare che ci siano i requisiti ai sensi del DPR 151/2011 previsto in particolare per le strutture con una capacità superiore ai 25 posti letto.
Beh, diciamolo, se si supera tutto quanto concerne la burocrazia, verifiche, autorizzazioni e siamo ancora vivi...perchè no?
Alla fine, considerate le tante visite e richieste volte a capirne di più sull'argomento, in qualche modo è come dire che siamo in tanti desiderosi di apprendere per capire quanto meglio possibile come agire per creare una buona e proficua azienda... in fondo, si può offrire qualità e servizio anche in una struttura medio-piccola non necessariamente con brand internazionale o dai 100 posti letto in su.
Possiamo poi contare sulla liberalizzazione delle tariffe alberghiere, che non impone più fasce tariffarie diverse a seconda della categoria. Il criterio che contraddistingue la struttura è infatti legato alla qualità del servizio che offre, al suo tasso di occupazione previsto, ai pacchetti promozionali proposti nonchè alla c.d. forchetta tariffaria che si può ancora attuare a seconda della modalità di vendita prevista (se diretta, intermediata, tramite GDS etc).
Questo perchè, anche se recentemente si è parlato di abolizione della Parity rate (ovvero mantenere lo stesso prezzo su tutti i canali di distribuzione), capita ancora che alcuni canali intermediari la richiedano per tutelare in qualche modo la loro capacità di vendita potenziale... vi è già capitato?