Figura 1: a. Sassari, insediamento preistorico di Rocca della Bagassa:
frammento di vaso con figurine schematiche (2, pg 355); b. scrittura lineare e c. pittografico-lineare sul coccio del “motociclista” (1) d. ciondolo di Solarussa (2,3) e. scrittura pittografica sulla pietra di Ghilarza (1); f. segni su reperti neolitici, da Lilliu (4); da sin. a dx: frammento di vaso
da Rocca della Bagassa (vd. a., pg. 355); ciotola emisferica
dalla Necropoli ipogeica di Serra is Araus (pg. 368);
idem; ciotola da Sa Ucca de su Tintirriolu, pg. 360-361; pgSassari,
insediamento preistorico di Rocca della Bagassa: frammento di vaso con
figurine schematiche (2);Cuccuru is Arrius:
peso da telaio, pg.373-374; idem; Stele di Boeli, Mamoiada (5)
di Atropa Belladonna (vedi la prima parte)
“Io sono la luce del mondo. Chi mi segue non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”(Gv, 8:12)Sono certa che Gigi Sanna - attualmente docente di epigrafia nuragica - capirà al primo sguardo cosa voglio comunicare con la figura 1. Del resto fu lui a spiegarmi, lo scorso luglio di fronte ad una maestralata dura, come 5 iscrizioni gli avevano fatto capire che forse la prima forma con cui i nuragici scrissero il nome divino YHW fu YHŠ. Sulle prime non afferrai, abbacinata da una settimana passata nel Sinis, ma quando ebbi l'illuminazione gli dissi che quella sì era una bomba.Lo spiegò anche su queste pagine, un paio di mesi dopo (1), illustrando i segni presenti su un documento nuragico in ceramica con scrittura pittografica e lineare, che chiamerò per semplicità “del motociclista” per i noti motivi, e di altre 4 iscrizioni pittografiche a schema ternario: un simbolo luminoso/solare (Nur/ Šamaš), un antropomorfo androgino da leggersi HY o YH, un determinativo H. Nel primo caso la scrittura lineare (Fig. 1b) esplicita chi è l'antropomorfo al di sopra di essa: YHW. Ma se il segno pittografico gambe aperte+fallo (Fig. 1c) è facilmente leggibile come HY, la W non c’è, bensì c’è una bella Š (la lettera šin) che attraversa il viso dell'antropomorfo (1). Negli altri 4 casi un segno circolare ci dà Nur (luce) o Šamaš (Sole), suggerendo a Gigi che il nome “primitivo” dello YHW nuragico possa essere stato YHŠ. “Si spiega, a mio parere, con il fatto che il 'waw', pur non essendo il segno originario, si è imposto come segno alfabetico (colto e più sofisticato) rispetto a quello più antico dello 'shin/shamash' perché non solo sempre riferibile all'astro luminoso (ŠMŠ/NR) ma più aderente al concetto di 'potenza', energia taurina o illimitata di vita e di morte (1) ”. Leggi tutto