Magazine Scienze
A breve uscirà nei cinema "Rise of the Planet of the Apes", il sequel del remake de "Il pianeta delle scimmie". Parlare a fondo della trama sarebbe quasi tempo sprecato, dato che pressochè chiunque sul pianeta conosce, anche solo vagamente, il soggetto del film: scimmie super-intelligenti che sovvertono il mondo che conosciamo, prendendo il controllo e sottomettendo la razza umana grazie alla loro superiorità.
Il nuovo Rise of the Planet of the Apes sarà molto più "soft" del suo originale, dato che le scimmie si limiteranno a creare il caos in una città americana. Ma si tratta probabilmente di un'introduzione a ciò che succederà nei probabili episodi successivi, proprio come la serie di film degl anni '70.
Uno degli aspetti che scimpanzè, gorilla e orangutan de "Il pianeta delle scimmie" sfruttano a loro vantaggio è una forza decisamente estranea all'essere umano: scagliano uomini a metri di distanza, frantumano crani e ossa a mani nude, e compiono salti che hanno ben poco a che fare con le leggi della fisica. Ne "Rise of the Planet of the Apes" la forza dei primati viene drasticamente ridotta rispetto al film precedente, e i balzi sono stati ridimensionati per potersi avvicinare quanto più possibile alle scimmie della realtà, pur mantenendo un certo grado di spettacolarità.
La domanda che sorge è questa: quanto è effettivamente superiore la forza delle scimmie se paragonata a quella umana? Dare una risposta corretta è difficile. Studi scientifici dettagliati sulla reale forza fisica dei primati non ce ne sono molti, e quello che sappiamo si basa per la maggior parte su aneddoti e testimonianze indirette.
Iniziamo con gli scimpanzè. Nel 1924, gli addetti agli scimpanzè dello Zoo del Bronx misurarono la forza di trazione di un esemplare di 74 kg di peso di nome Boma tramite un dinamometro, scoprendo che riusciva ad esercitare una forza di 384 kg con la sola mano destra. Un essere umano dello stesso peso riuscirebbe a eseguire una trazione con una sola mano di circa 95 kg.
Un altro scimpanzè dello stesso zoo, di nome Suzette, che pesava circa 61 kg, ha fatto registrare una forza di 571 kg. Nel sollevamento di pesi all'altezza della vita, invece, è ormai noto che gli scimpanzè siano in grado di sollevare almeno 250 kg senza troppi sforzi.
C'è, però, un problema. L' approssimazione sulla forza degli scimpanzè che li vede 5-6 volte più forti dell'essere umano è stata smentita circa 20 anni dopo le misurazioni su Boma e Suzette. Uno scimpanzè adulto resta comunque più forte di un essere umano, ma di circa due volte se si correggono alcuni errori nelle misurazioni del 1924 e si fa il giusto rapporto con la massa corporea dell'animale.
Una forza sufficiente a causare gravi danni, se non addirittura uccidere un essere umano adulto senza troppe difficoltà, ma non tale da scagliare un essere umano dall'altra parte della stanza con un solo manrovescio.
Come si è potuto originare un errore così grossolano? Sembra che non sia stata colpa di nessuno, o quasi. Di certo le misurazioni di John Bauman, il biologo che esegui la ricerca, non erano le più attendibili di questo mondo, e fu lo stesso ricercatore a sottolineare che l'agitazione degli animali e l'adrenalina che scorreva nei loro corpi potrebbe aver giocato un ruolo chiave in una prestazione così eccezionale.
Se passiamo ai gorilla, la faccenda si fa interessante e tremendamente seria, anche se i numeri conosciuti dal grande pubblico sono da ridimensionare. Teniamo sempre a mente che un maschio di gorilla di montagna pesa oltre 200 kg per circa 1,7 metri di lunghezza, e ha una struttura muscolare molto più potente e performante di quella di un essere umano; ma esperimenti con i gorilla simili a quello eseguito nello Zoo del Bronx non ne sono mai stati fatti, e la valutazione della loro forza è basata sui dati ottenuti dalle testimonianze di gorilla in cattività e in natura..
I gorilla hanno più muscoli nella parte superiore del corpo che in quella inferiore, contrariamente all'essere umano, principalmente per il fatto che utilizzano le braccia per muoversi, per manipolare oggetti pesanti, e per la difesa del branco.
Il loro braccio, inoltre, è di circa 30 cm più lungo di quello umano. Questo si traduce in leve più lunghe e biomeccanicamente più efficaci per quanto riguarda l'espressione della forza bruta, e in quantità maggiore di massa muscolare negli arti superiori. Per approssimazione, possiamo dire che la forza delle braccia di un gorilla è almeno 3-5 volte più elevata di quella di un uomo adulto di pari peso.
Ma "Il pianeta delle scimmie" non è solo forza letale, ma anche spettacolari salti e capriole aeree. Può una scimmia ottenere quelle prestazioni ed eseguire balzi lungi una decina di metri ad un'altezza di 3-4?
Anche in questo caso non abbiamo a disposizione molti dati, ma c'è una ricerca relativamente recente che potrebbe fornire qualche dato utile per farsi un'opinione.
Nel 2006, un team di ricercatori olandesi ha misurato la capacità di salto verticale dei bonobo, uno dei primati più simili agli scimpanzè anche se più piccolo e relativamente meno potente dal punto di vista muscolare.
Tutti i bonobo hanno superato l'altezza di 70 centimetri, ben oltre la massima performance umana che si attesta a 30-40 centimetri.
Nonostante la differenza in dimensioni e peso (per i calcoli si è utilizzato un bonobo di 34 kg e un essere umano di 61 kg), i bonobo hanno sprigionato una forza del tutto simile a quella espressa dall'essere umano.
Applicare queste misurazioni su altre grandi scimmie è complicato, e non sono di certo la persona adatta ad un compito così elaborato. Ma possiamo escludere che uno scimpanzè possa raggiungere i tre metri di altezza con un balzo.
Se le grandi scimmie possedessero le caratteristiche fisiche dei gibboni, potrebbero di certo ottenere prestazioni superiori: i gibboni possono saltare fino ad oltre 3 metri in altezza, e superare distanze di 10 metri tra un albero e l'altro, ma possono ottenere questi risultati solo grazie alla loro particolare struttura scheletrica e muscolare, oltre a possedere una massa corporea inferiore a quella di scimpanzè, gorilla e orangutan.
Che le scimmie possano spaccare un cranio a mani nude o saltare a 10 metri di distanza, comunque, poco importa a noi comuni mortali. Lasciamo che i biologi rispondano (con i loro tempi) alle nostre domande, e alleviamo l'attesa con il cinema. La versione originale de "pianeta delle scimmie" rimane un classico, il suo remake un decente blockbuster, e "Rise of the Planet of the Apes" promette di essere un altro successo. Dimenticatevi di ogni pretesa di fedeltà alla fisica del mondo reale, e godetevi lo spettacolo.
How Strong Is a Chimpanzee?
The strength of apes compared to humans
Vertical jumping performance of bonobo (Pan paniscus) suggests superior muscle properties
Can a 90-lb. chimp clobber a full-grown man?
Possono interessarti anche questi articoli :
-
L'invecchiamento e' una malattia. O no?
Questa potrebbe essere una delle notizie longeviste piu' importanti che abbia mai segnalato, o potrebbe essere l'ennesima delusione... Leggere il seguito
Da Estropico
ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE -
Bruciori di stomaco per i buchi neri
Vista simulata di un buco nero “vicino casa”. Crediti: Alain Riazuelo (CNRS), 2008. Più di un decennio fa, Samir Mathur, fisico di origine indiana e professore... Leggere il seguito
Da Media Inaf
ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE -
CR7, la galassia distante più brillante
Questa rappresentazione artistica mostra CR7, una galassia molto distante scoperta con il VLT. È la galassia di gran lunga più brillante mai trovata... Leggere il seguito
Da Media Inaf
ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE -
Anche le scienziate piangono
E’ arrivata anche sui media italiani l’eco della questione Tim Hunt, ossia il premio Nobel per la medicina che alla conferenza mondiale dei giornalisti... Leggere il seguito
Da Fisiciaroundtheworld
RICERCA, SCIENZE -
Ho deciso di diventare immortale (documentario in italiano)
Segnalo questo programma della televisione svizzera italiana. L'autore, Fulvio Bernasconi, dimostra tutte le tipiche incertezze (e molte delle incomprensioni) d... Leggere il seguito
Da Estropico
ECOLOGIA E AMBIENTE, SCIENZE -
Negli strati profondi di stelle e pianeti
La materia di cui sono composti stelle e pianeti lontani si presenta in condizioni di pressione e temperature estreme. Tra gli elementi che compongono questa... Leggere il seguito
Da Media Inaf
ASTRONOMIA, RICERCA, SCIENZE