Un po’ di tempo fa scrissi su un programmino che permetteva di calcolare quanto tempo mancasse alla pensione.
Ieri sera mentre tornavo a casa ho chiamato Alessandra (mia cugina), e due amici (Mariano e Massimo), persone che non sentivo da un po’, ci siamo scambiati le notizie sulle famiglia, sul lavoro, sulla vita in generale, e tutti e tre mi hanno confermato l’affanno che hanno nel quotidiano, la quantita’ di cose da fare come “doveri”, il continuo inseguire appuntamenti, commissioni, e cose affini.
Alessandra mi ha anche raccontato di un suo collega che ha fatto un’analisi si quanto tempo della nostra vita dedichiamo all’attivita’ non lavorativa, calcolando un 11% della propria vita.
Quello che e’ sicuro e’ che il dato, qualunque esso sia, e’ sempre troppo basso, ma mi risultava un po’ strana questa percentuale cosi’ bassa, cosi’ ho messo su un modellino (file xls) su un foglio di calcolo per capire quanto fosse questa percentuale che dovrebbe rappresentare la nostra qualita’ di vita, con la premessa di lavorare per vivere e non vivere per lavorare.
Sono partito da alcuni assunti base.
Anni di vita medi per un italiano: 83, che si traducono in 30.295 giorni (considerando tutti gli anni di 365 giorni) , e 727.080 ore di vita.
Ho poi assunto:
- Anni di Infanzia: 5 (1825 giorni)
- Anni di scolarizzazione: 13 ( 4745 giorni)
- Anni di Universita‘: 6 (2190 giorni)
- Anni di lavoro: 40 (14600 giorni)
- Anni di pensione (se ci arrivi): 19 ( 6935 giorni)
Per ogni stagione di vita ho poi considerato queste suddivisioni orarie:
- Ore Lavoro
- Tempo Viaggio per lavoro
- Tempo di riposo
- Ore libere
Per la stagione Infanzia e Pensione non ho introdotto variazioni di giornate tra lavorative e non lavorative, mentre per le altre stagioni ho considerato il prospetto seguente:
da qui ne deriva la suddivisione in ore come di seguito riportato:
il tutto per arrivare a dire che:
Cioe’ il 15% della nostra vita la si passa a lavoro, il 32% a dormire, e il 52% a fare altro. Dove con altro non intendo Tempo libero, ma tempo non dedicato al lavoro, quindi potrebbe anche significare spesa, commissioni,meccanico, pranzo, cena, colazione, TV, sesso, gioco, insomma di tutto.
Interessante vedere come a seconda dell’epoca cambiano le percentuali di tempo di riposo, ore lavoro e altro, insomma non so come continuare il resto dell’epoca che sto attraversando.