Il pianista biellese Andrea Manzoni, dopo una lunga gavetta non solo jazzistica, a 33 anni si è cimentato con il primo album a suo nome Quantum Discord, in trio con al basso Luca Curcio, di formazione punk-rock e alla batteria Ruben Bellavia con background classico. Album pubblicato lo scorso anno per l'etichetta svizzera Altrisuoni e che ha riscosso in quel paesemolte recensioni positive. La rivista in lingua tedesca Jazz 'n' More gli ha attribuito il massimo punteggio (5 stelle).
Un album molto particolare, interamente di sue composizioni (tranne una suggestiva rilettura di 'Round about Midnight di Thelonious Monk), composizioni che spaziano oltre il jazz con spunti rock e classici, caratterizzate da titoli ricercati ed insoliti.
Nel suo complesso l'album va oltre il jazz e presenta una serie di contaminazioni che spaziano in universi paralleli. Un esempio nel seguente breve stralcio della suite per piano solo contenuta nell'album.
In una recente intervista Manzoni ha dichiarato di sentirsi "un pianista cross-over" essendosi dedicato a generi musicali diversi: dal rock al pop, dalla musica classica al jazz, ed in questo suo primo disco si intravede una specie di sintesi della sua storia musicale.Il citato omaggio a Thelonious Monk, che proponiamo di seguito, rappresenta il versante jazzistico più esplicito.In sintesi un disco diverso, intrigante, pieno di pathos e di energia che mescola eleganti ballads a vivaci brani con sapori rock-funky, tutti di gradevolissimo ascolto. Un assaggio è offerto da questo stralcio del brano che apre il disco 32Days
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