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Quartiere di vetro

Creato il 24 agosto 2011 da Edizionialtravista

La scelta delle parole non è mai casuale, così come non lo è quello dei nomi. Quartiere di vetro è frutto di una riflessione profonda sul significato delle parole.

Il vetro è un materiale con numerose proprietà e caratteristiche. Trasparente, eppure impenetrabile allo sguardo in particolari condizioni; resistente e compatto, ma anche fragile nel punto debole; specchio fedele o stregato, non solo in base al trattamento dell’’artigiano, ma anche in base all’’umore di chi vi si specchia. La parola “vetro” diviene così metafora dello specchio dell’’anima di Bianca, la protagonista. Dunque anche la scelta del nome non è casuale: Bianca richiama al contempo l’’idea di candore, di purezza e di tranquillità, ma anche di ansia. Come il vetro, a una prima analisi, anche il colore bianco non presenta segreti. Ma poi, a ben ragionare, sul bianco non è possibile leggere nulla, eppure vi si possono scrivere infinite storie.

Bianca, che lavora nel quartiere di vetro, infatti, non è come appare . Lei lo sa ma non vuole ammetterlo. Cerca le cause del disagio della sua anima nel presente, guardando quasi con indifferenza al passato. Finché un giorno un’’ordinaria notizia di cronaca dissolve la cortina tra lei e il passato e la induce a intraprendere un percorso interrotto un lontano Capodanno della sua adolescenza. Quando crede di aver risolto l’enigma, si persuade che, forse, deve ricominciare come i cavalieri in cerca del Graal…


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