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Quartiere San felice, la periferia dimenticata (comunicato del M5S)

Creato il 20 settembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Da quanto riferisce il comunicato del M5S, il sottopasso ciclopedonale non si può fare perché costerebbe troppo, secondo l’assessore Zanibelli. Il cavalcavia invece va bene, si può fare. È per le auto, e come dichiarato dal sindaco delle tasse Oreste Perri, il problema dei ritardi del treno sarà superato. Urla e risate scoppiarono ilari, afferma il testo qui sotto. Con tanti soldi a disposizione arriva un’altra colata di cemento e asfalto e si penalizzano i ciclisti. Ma il problema non era il lavoro? E l’ambiente? Cremona è una città per biciclette e pedoni, non per Suv, auto e camion. E le periferie in generale non possono essere trattate per tanti anni in questo modo!
Ecco quanto afferma il M5S, che sta formando una propria attività sul territorio.

Martedì 17 settembre abbiamo partecipato anche noi del movimento 5 stelle di Cremona, alla riunione indetta dal Comitato di quartiere S. Felice e la Giunta del Comune di Cremona, che si è presentata con forte rappresentanza in quanto già temeva/sapeva che la serata sarebbe stata molto molto bollente.
Sul piatto parecchie domande da porre al Sindaco Perri ed all’assessore Zanibelli. Il punto dell’ordine del giorno piu’ tosto è stato naturalmente lo stato dell’arte della costruzione del nuovo cavalcavia sul casello ferroviario di S. Felice e la risposta alle precise richieste già da tempo formulate, circa la costruzione di un sottopasso per coloro che entrano o escono da S. Felice in bicicletta o a piedi.
Se da una lato si puo’ apprezzare la disponibilità dei suddetti amministratori nel partecipare a questi incontri, di contro dobbiamo affermare che abbiamo assistito a ciò che giustamente è stato definito “una presa per i fondelli”. L’assessore Zanibelli ha giustificato goffamente l’impossibilità di eseguire il sottopasso per le bici, causa il costo troppo elevato e la mancanza di disponibiltà finanziaria.
Naturalmente la scenetta del buon amministratore che ha predisposto un bel progetto di sottopasso da parte dei suoi tecnici e che avrebbe voluto realizzarlo se ci fossero state le disponibilità, non è piaciuta a nessuno degli astanti, che hanno risposto in maniera piuttosto accesa e vivace. In buona sostanza sarebbero stati molto più corretti fin dai primi incontri con la cittadinanza nel dire a chiare lettere che questo era ed è il progetto, nulla si può fare né variare, prendere o lasciare! Invece si è protratta l’agonia e le aspettative con inutili promesse e progetti.
Anche l’intervento finale del Sindaco Perri che ha giustificato l’intenzione delle ferrovie dello stato di eliminare i passaggi a livello in quanto causano ‘ritardi’ (?) ha suscitato urla e ilarità dei cittadini presenti.
L’ovvia conclusione sono state le dimissioni dei rappresentanti del quartiere di S. Felice che non hanno gradito questi comportamenti, evidenziando il fatto che il nuovo cavalcavia aumenterà l’isolamento del quartiere e dei suoi abitanti, molti dei quali anziani. Ma c’è di più; la nuova e funzionale pista ciclabile da poco realizzata, che da Cremona arriva a Malagnino ed oltre, verrà di fatto resa impercorribile da questo nuovo manufatto (perché allora si sono spesi soldi se già si sapeva la conclusione?)
Ciò che si puo’ trarre da questo ulteriore quanto inutile incontro, è stato ancora una volta l’incapacità degli amministratori del Comune di Cremona in carica nel programmare ciò che alla città serve realmente. Incapacità di concordare con ferrovie dello stato, la Regione Lombardia e la ‘solita’ ditta costruttrice, un intervento di compensazione che sarebbe pesato ben poco (euro 400mila) in rapporto al costo totale delle opere (13milioni di euro). Da considerare inoltre che per realizzare le opere dei passaggi a livello, il Comune di Cremona dovrà sostenere l’onere di un nuovo mutuo per 3/milioni di euro, che si aggiunge al bel buco di bilancio ed ai tanti problemi irrisolti, che questa amministrazione lascerà in eredità ai soliti cittadini inermi.
E visto che il progetto risale addirittura a precedenti giunte (utile ma non indispensabile secondo anche il parere di molti, visti i disagi che causeranno per parecchio tempo), forse poteva essere lasciato ancora nel cassetto, impegnandosi in eventuali debiti per ben altre iniziative importanti (rivalorizzazione centro storico/ trasporti/ strade/nettezza e arredi urbani, Sicurezza, ecc.) . Oppure se proprio s’ha da fare, programmare un mutuo superiore (3,5 Mln di euro anziché 3/milioni), che comprendesse anche il sottopasso.
Ma i cittadini si ricorderanno di tutto ciò alle prossime elezioni del maggio 2014? Promesse, promesse, caos e debiti.
Movimento 5 Stelle di Cremona

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