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Quartieri, società partecipate, tribunale, centro culturale arabo… Antonio Agazzi presenta il conto al sindaco Stefania Bonaldi

Creato il 30 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Se governare, oggi più che mai, – date le esigue risorse a disposizione degli Enti Locali e la crisi socio-economica in atto a livello globale e locale – è impresa assolutamente complessa, non è peregrino cominciare a chiedersi se l’Amministrazione Bonaldi non aggiunga criticità Sue proprie a quelle di contesto, che avrebbero coinvolto chiunque altro.
Istruttivo, in tal senso, seguire Sindaco e Giunta nel tour post elettorale – iniziativa lodevole – nei quartieri di Crema.
La gente partecipa, desidera confrontarsi sulle problematiche sociali, demografiche, viabilistiche, di dotazione di parcheggi, di manutenzione del manto stradale ed erboso, afferenti al trasporto pubblico…della zona in cui vive; la mia sensazione è che, tuttavia, si trovi di fronte una Giunta di “apprendisti”, davvero un po’ inesperti, che sovente rispondono che stanno studiando diverse ipotesi, stanno valutando: la speranza è che, a tutto ciò, seguano, a un certo punto, anche decisioni e scelte concrete. Diversamente, consiglierei un rimpasto che elevi il grado di competenza di una Giunta che sarebbe bene producesse meno iniziative politico-ideologiche e più sostanza e concretezza amministrativa; se non altro perchè il cittadino, prima o poi, avverte se “sotto il vestito” c’è il “niente”.

La “luna di miele” con la città è, sicuramente, stata incrinata anche dalla determinazione – post elettorale – di addivenire alla realizzazione di un Centro Culturale Arabo.
Nelle medesime riunioni di quartiere se n’è avuto sentore: contestazioni aperte o richieste di assicurazione rispetto al fatto che – se proprio si deve procedere – si faccia altrove.
Non solo: ogni volta che si prefigura una soluzione logistica i residenti e gli operatori in loco non esitano a dichiarare pubblicamente la Loro contrarietà, anche raccogliendo firme da presentare al Sindaco.
E’ il “popolo” che sbaglia e va “educato” o sono gli Amministratori “illuminati” che devono fare i conti con la realtà che è meno idilliaca, nel quotidiano, rispetto alle teorizzazioni culturali del centro-sinistra in tema di società multietniche?

E, sempre in tema di partecipazione, – tutt’altro che assente su temi che ai cittadini stanno a cuore – è stato confortante verificare come tanti cittadini, non solo residenti a Crema ma anche del Circondario, si siano spontaneamente avvicinati ai Gazebo, allestiti da diverse forze politiche e civiche, per apporre la propria firma a difesa della permanenza in attività del Tribunale e della Procura della Repubblica di Crema. Peccato che il Sindaco – anche in Consiglio Comunale evidentemente infastidita da una Mozione in tal senso sottoscritta da tutti i Gruppi Consiliari, su proposta delle Minoranze – abbia ritenuto di inviare, praticamente il giorno dopo l’approvazione consiliare unanime di detto documento, un Dirigente Comunale a una riunione, nel Comune capoluogo, convocata sul tema dell’accorpamento al Tribunale di Cremona.

Deludente e incoerente con il programma elettorale di Stefania Bonaldi (Buongiorno Crema) continua a essere l’approccio del Comune di Crema rispetto al tema dello snellimento dell’intricato sistema delle Società Partecipate.
Nel primo Consiglio Comunale della presente tornata amministrativa nessuno – se non, forse, le proprie intime convinzioni originarie – costrinse il Sindaco Bonaldi a dichiarare: “Azzeriamo nei prossimi giorni tutti i Consigli di Amministrazione delle Società a partecipazione diretta e indiretta del territorio e ricomponiamoli sulla base di criteri condivisi, da codificare insieme negli Statuti, laddove non previsti, orientandoli al rispetto delle competenze nella gestione e pure alla salvaguardia delle Minoranze”; come nessuno La obbligò a scrivere nel proprio programma – che cito alla lettera – impegni di tal genere: “razionalizzare e ridurre le altre (rispetto a S.C.R.P.) Società operative, superando il modello “a scatole cinesi” attualmente in essere…”, piuttosto che “ridurre la composizione nei consigli d’ amministrazione e nella direzione tecnica, ponendo vincoli di trasparenza e competenza nelle nomine, tramite bandi pubblici, prevedendo al massimo due mandati per ciascun amministratore e un solo corrispettivo (anche in caso di nomina in diversi organismi), nonchè l’introduzione del principio di responsabilità patrimoniale degli amministratori”, o ancora “rafforzare la governance da parte del Comune sia in termini di coordinamento e indirizzo a livello politico, sia in termini di controllo tecnico, con la costituzione di una unità organizzativa dedicata interna al Comune per verificare Bilanci, rispetto dei contratti stipulati, rispetto delle procedure adottate (es. gare di evidenza pubblica, tutela dei lavoratori, ecc.)”…
Oggi, al contrario, tutto rallenta: Bonaldi è preoccupata di “non ribaltare le scrivanie”, non è più così convinta di porre in liquidazione S.C.S. Servizi Locali – nonostante una condizione debitoria che preoccupa non poco i Sindaci del Cremasco e ogni persona di buon senso -; il motivo pare da ricercare nella volontà dell’ “alter ego” del Sindaco – il Consigliere Regionale uscente del PD Agostino Alloni – di salvare tale decotta Società.
Ma che il PD condizioni non poco il Sindaco risalta anche dalla mancata messa in discussione della Presidenza di S.C.S. Gestioni (eterno Ing. Bruno Garatti, PD), per non parlare del Consigliere Giorgio Pagliari, altro inamovibile del PD, che “abita” le Partecipate dai tempi dell’A.C.S..
S.C.R.P. e il Suo c.d.a del 5 a 0 (oggi divenuto 4 a 1 per le dimissioni di Simone Beretta, obbligatorie per un’intervenuta incompatibilità sancita dalla Legge) a favore del centro-destra – tanto contestato quando Bonaldi era in Minoranza – incontrano un Sindaco di Crema disposto ad attendere la scadenza naturale (2013): anche qui dev’essere stata ridotta a più miti consigli se ha rinunciato ad azzerarlo “nei prossimi giorni”, come dichiarato nell’adunanza d’esordio del Consiglio Comunale di Crema.

E presto arriveranno le scelte più difficili: tagliare i servizi o incrementare la pressione tributaria e fiscale? E nessuno potrà dire che la condizione dei Bilanci degli Enti Locali – la pure virtuosa Crema non fa eccezione – non fosse nota anche quando, in campagna elettorale, l’ “Officina” della Bonaldi sfornava le più variegate e allettanti proposte/promesse.

Antonio Agazzi

Capo Gruppo in Comune a Crema di “Servire il cittadino”.


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