Due vite si incontrano e i loro destini si incrociano.
Uno è un giovane di colore che ha bisogno del sussidio di disoccupazione; l’altro è un maneger ultra ricco che per un incidente di percorso si ritrova su una sedia a rotelle, paralizzato dal collo in giù.
L’unica parte del corpo rimasta sensibile è il volto,…e il cuore.
Il giovane disoccupato dal passato turbolento si presenta al colloquio perché Philippe è alla ricerca di un badante personale, ma sa già che non sarà assunto, perché non ha credenziali, non ha titolo, e sinceramente nemmeno gliene importa più di tanto…
Il colloquio sembra invece catturare la curiosità dell’invalido, che vede in quel ragazzotto tutto muscoli e simpatia una persona autentica, vera, genuina, piena di vita, proprio quello che lui ha perso o rischia di perdere per sempre, seppellito dentro quella poltrona completamente strappato alla gioia di sapersi vivo.
Gli lancia una sfida; gli propone l’incarico in prova per un mese , ed aggiunge “Secondo me non resisterai nemmeno due settimane…”
Driss accetta, tanto non ha niente da perdere; fuori c’è solo la strada ad attenderlo, ed una famiglia in bilico, piena di problemi, dove la madre lavora dalla mattina alla sera per potere guadagnare per tutti il necessario per andare avanti.
Inizia così un periodo di convivenza, dove hanno modo di conoscersi.
Da un lato il giovane ormai ex disoccupato che diventa giorno dopo giorno un bravo assistente specializzato, ma solo perché ha carta bianca, solo perché Philippe lo lascia libero di esprimersi in tutto e per tutto, trattandolo da subito come uno della famiglia e non come l’ultimo intruso; dall’altro lato, l’invalido che si trova improvvisamente catapultato in una serie di situazioni dove non esiste più la regola, l’etichetta, la forma, il già detto e risaputo, ma l’imprevisto, la novità, l’improvvisazione, la proposta di nuovi esperimenti, di nuove esperienze, trattato non più come un handicappato e basta, ma come una persona che nonostante il suo handicap ha bisogno di fare una vita assolutamente normale, dove ci si alza al mattino con la contentezza d’essere vivo, con la speranza di cose belle e positive, dove si cerca di combattere la noia, la solitudine, l’ipocrisia…
Nasce tra i due, senza nessun calcolo, un’amicizia spontanea, nonostante il legame professionale e specifico.
Philippe si diverte con Driss, come non si divertiva più da un’infinità di tempo. Non solo si diverte Philippe, ma si diverte chiunque viene a contatto con la sua presenza, perché la sua bellezza umana è semplicemente contagiosa…
A sua volta Driss ha trovato una vita normale e positiva con Philippe, e non è più sotto i ponti…
Certo, questo può accadere perché il giovane è fondamentalmente una persona onesta, e valida, nonostante tutta la sfortuna che l’ha perseguitato fino a quel momento…e Philippe non è un coglione ricco pieno di sé e privo di attenzioni umane, che un giorno sfigato si è trovato privo dell’uso delle gambe; prima di diventare invalido era stato un uomo normale; aveva amato profondamente sua moglie, ormai morta; ed ora nel presente, non soffre tanto per la sua immobilità fisica, quanto per la sua solitudine affettiva…
Non a caso cerca di trovare una nuova compagna, che probabilmente troverebbe senza problemi, nonostante il suo stato…, ma lui non vuole una donna qualunque, non si accontenta.
Inizia pieno di aspettative una relazione epistolare che Driss finisce per seguire passo a passo…
Philippe desidera al suo fianco una donna innamorata, capace d’affetto almeno quanto lui potrebbe di sicuro essere con la sua eventuale compagna…
Ma c’è un ma, c’è un ostacolo oscuro che sembra vincere sul desiderio di tornare a vivere; l’ostacolo è la paura di sentirsi rifiutato, di sentirsi giudicato, soppesato, messo a nudo nella propria fragilità…la paura di non potere essere all’altezza…
E Philippe allora scappa, si sottrae all’ultimo momento alla prova, all’incontro, all’impresa…
Continuerà a sottrarsi fino a che l’amico, e non certo il badante, l’obbligherà a farvi fronte.
E’ lui che deciderà, è lui che li farà incontrare, è lui che organizzerà a sua insaputa la frittata.
E vince, tutto va come doveva andare, come la squisita umanità dei due protagonisti permette che venga ad accadere.
E la vita per Philppe riprenderà alla grande; un nuovo matrimonio, nuovi figli, una nuova vita.
E la vita per Driss comincerà a girare; un lavoro vero, una compagna, una famiglia tutta sua.
E se pensiamo che questo film si ispira ad una storia vera, c’è veramente da sorridere, da essere contenti…
E’ stato campione d’incassi in Francia, e nonostante questo, merita sul serio.
0.000000 0.000000