Magazine Diario personale

Quasi un romanzo

Da Lupussinefabula

Ora lo faccio. Apro quella pagina Facebook e chiedo l’amicizia a quel collega con cui sennò da giugno perderò ogni contatto. E mi spiacerebbe. E ci terrei a lui, perché siamo già un poco amici, più amici degli altri colleghi, anche se il nostro è un rapporto di lavoro.

Eppure no, non sono ancora riuscita ed è un’ora che ci giro attorno, perché non oso, perché… non so… mi sembra di invadere la sua privacy… eppure ne sento il bisogno. Ma lui no. Perché non si è fatto avanti.

E poi penso che magari siamo uguali, io e lui: per non offendermi magari gira e rigira e non mi dice niente. E’ come un sogno.

Oppure no, forse a lui nemmeno passa per la testa una cosa del genere. E’ come un incubo che mi mescola lo stomaco.

Eppure mi cerca, nei momenti di pausa, mi prende il caffè prima che io arrivi; oggi mi dice ‘non ti ho visto far la pausa, mi stavo preoccupando’- probabilmente il caffè lo ha buttato via; in realtà gli ho spiegato che avevo avuto un contrattempo.

Eppure è strano, molto strano. E se poi cercandogli l’amicizia lui pensasse che io provo qualcosa di tenero? Sì, perché a volte lui sembra così attento a me, che mi fa pensare che abbia qualcosa di più di un’amicizia in testa…

E non so. Non so cosa fare. Continuo a girare tra le cose da fare, ma non lo faccio. No, non lo faccio.

Ma se lo perdessi?



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