F. Truffaut, 1978
Se fosse ancora vivo, oggi François Truffaut compirebbe 80 anni.
Il perché sia morto così giovane, io proprio non lo capirò mai, e mi pare faccia parte di una delle tante, troppe ingiustizie di questo mondo. Credo che tutti voi lettori di questo blog, siate già amplamente consapevoli del fatto che per me Truffaut non è un regista ma una (magnifica) ossessione. Non starò ancora qui a tediarvi con il perché e il percome, ma vi avverto: non mi stancherò MAI di parlare di quest'uomo (non a caso, il più alto numero di "etichette" del mio blog spetta proprio a lui). Truffaut mi manca da morire, soprattutto quando vedo un film che amo immensamente o odio visceralmente. Non so cosa darei per poter fargli una telefonata e chiedergli: Allora, ho ragione o no? Tu che ne pensi? Che cosa mi dici?
Ai film che ancora avrebbe potuto fare, a quelli no, cerco di non pensarci mai, perché è un pensiero troppo doloroso. Non riesco a concepire che anziché 21 avrebbero potuto essere 40... no, vi prego, non fatemi questo!
Truffaut non credeva nell'oblio, e infatti ha scritto, diretto e interpretato un film sul ricordo dei morti, La Chambre Verte, perciò credo non gli avrebbe dato troppo fastidio che nel 2012 qualcuno (e siamo in tanti, mica sono da sola) si sarebbe ricordato del suo ottantesimo compleanno.
Io vorrei dedicargli la stessa frase che lui aveva usato per Cocteau: Ogni tanto mi manca come se fosse appena morto, allora prendo uno dei suoi film e lo rivedo... Ascolto la sua voce, la sera, in camera. Mi manca. Mi mancherà sempre.
Auguri, François!
Nonostante il pessimo doppiaggio italiano (purtroppo non ho trovato l'originale), questo omaggio di Pialat/Dépardieu a Truffaut nel film Police (1984) mi piace da morire!