Gameplay solido e comandi vocali. Il tutto contornato da un’ambientazione fantasy che, a nostro avviso, può rilanciare il made in Italy anche all’estero.
Stiamo parlando di In Verbis Virtus, titolo in fase di realizzazione da Indomitus Games che arriverà su Pc Windows e Mac presumibilmente ad aprile 2014 e che è su Steam Greenlight ed IndieGoGo a caccia di consensi (e fondi).
Abbiamo, così, fatto quattro chiacchiere con Federico Mussetola, programmatore di Indomitus Games parlando in generale del titolo, sul suo futuro e su qualche dettaglio tecnico con un occhio, è il caso di dirlo, all’abbinamento con l’Oculus Rift.
Da dove è nata l’idea del particolare gameplay con la voce?
L’idea di base era quella di creare qualcosa di innovativo che permettesse al giocatore di immedesimarsi ancora di più di quanto non avvenga normalmente con un videogioco. L’occasione per realizzare questa idea è stato il corso di Videogames Design and Programming al Politecnico di Milano. A nostro parere l’uso del controllo vocale è perfetto per lo scopo perché nella voce sono rispecchiate le emozioni del giocatore, diversamente da quanto avviene con la pressione di un tasto. Il fatto di sfruttare questo tipo di sistema in un gioco fantasy con visuale in prima persona, invece, è legato principalmente al fatto che siamo tutti appassionati del genere.
Quali sono i giochi ai quali vi siete più ispirati?
Per quanto riguarda il gameplay basato su enigmi in qualche modo siamo stati influenzati da Portal, mentre l’idea di inserire il tutto in un contesto fantasy e con una certa componente action viene da diversi giochi, come ad esempio Dark Messiah of Might and Magic.
Versione Pc Windows già in lavorazione da tempo, quella Mac annunciata pochi giorni fa, c’è speranza per Linux?
Non abbiamo ancora iniziato a valutare questa possibilità, abbiamo altre priorità e risorse limitate.
Vedremo In Verbis Virtus anche su console?
Questa è una possibilità che invece stiamo considerando più seriamente, approdare sul mondo console ci permetterebbe di estendere molto il nostro pubblico e sarebbe per noi una sfida del tutto nuova e diversa.
E su Steam OS?
A nostro avviso si sa ancora troppo poco sull’argomento, ad esempio non abbiamo idea se Unreal Engine supporterà la piattaforma, quindi non abbiamo modo di pronunciarci al riguardo.
Avete pensato ad un supporto per Oculus Rift, lo vediamo dagli obiettivi della campagna Indie GoGo, quali i vantaggi di questo suggestivo binomio comandi vocali-realtà virtuale?
Questa tecnologia sarebbe una perfetta aggiunta a In Verbis Virtus perché rappresenta un esempio ottimo di quel binomio innovatività-immedesimazione che noi per ora abbiamo messo in pratica con il controllo vocale.
A che punto sono i lavori?
Gli asset grafici e la programmazione sono quasi completamente pronti, quello su cui dovremo lavorare di più in futuro è la costruzione dei livelli di gioco veri e propri.
Avete già in mente un periodo di uscita per In Verbis Virtus?
Al momento l’uscita è prevista per aprile 2014.
Potete darci dettagli sulla longevità del gioco?
Puntiamo ad una durata complessiva di circa 4 ore, che ovviamente può variare molto in base al tipo di giocatore visto che esisteranno anche alcuni obiettivi nascosti o facoltativi.
Oltre al fatto di poter pronunciare gli incantesimi, quale è secondo voi il punto forte del gameplay?
Probabilmente il tipo di gameplay, l’unione tra puzzle e action dovrebbe fornire un’esperienza divertente e che coinvolga al massimo il giocatore. Inoltre la storia, di cui per ora non abbiamo svelato quasi nulla, sarà un ottimo background per tutti gli altri elementi del gioco.
Ed a livello tecnico?
Crediamo che la qualità grafica che siamo riusciti ad ottenere sia veramente la migliore possibile con le nostre risorse, ma soprattutto pensiamo che il risultato visivo trasmetta esattamente l’atmosfera e le sensazioni che avevamo in mente. Inoltre l’uso dell’Unreal Engine permette di giocare su un’ampia gamma di hardware con prestazioni buone e stabili.
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