Magazine Editoria e Stampa
La puntualizzazione era d'obbligo, perché oggi voglio parlarvi di un libro scritto da un blogger. Ops! E non da un blogger qualsiasi, ma da un blogger amico, che bazzica spesso anche da queste parti e che perciò molti di voi conoscono. E se dunque ho deciso di segnalarlo, non è per amicizia, nepotismo digitale, o tornaconto economico(!), bensì perché reputo questo suo libro molto prezioso, prima ancora di originale, sorprendente, divertente e perfino salutare. Prezioso perché in questi mesi ho maturato la sensazione che i blog siano dei piccoli giardini in cui si nascondono molti individui che accarezzano l'idea di voler fare dello scrivere una professione. Magari non "la" professione che ti dà da vivere, niente milioni di copie, bestseller o versioni cinematografiche, insomma, ma almeno un'attività riconosciuta dal mondo. Gente, insomma, che coltiva l'ambizione (il sogno?) di pubblicare ed essere letta, perché scrive cose che, a suo giudizio, valgono la pena di essere pubblicate e lette.
Non voglio entrare qui nel merito di un simile arduo esercizio, ovvero delle qualità tecniche, morali, psicologiche e artistiche necessarie e del relativo ventaglio di azioni, passi, mosse, iniziative utili per provare a "farcela" in un simile campo (peraltro c'è pieno di blog e siti prodighi di informazioni e consigli giusti e sbagliati a riguardo), quanto piuttosto di quello di cui Nicola Pezzoli, alias Zio Scriba, è stato testimone sulla sua pelle e che ha documentato nel suo ironico, tragico, spassoso, triste e surreale (ma, ahimè realissimo) reportage Tutta colpa di Tondelli. Perché chiunque si accosta al mondo editoriale, deve sapere a chi e a che cosa può andare incontro. Persone e situazioni. Sacrifici e delusioni. Pazzie e speranze. Perché se per taluni aspetti la vicenda di Nicola è emblematica di come l'ambiente dell'editoria considera e tratta gli esordienti/sconosciuti, soprattutto rispetto alle "false illusioni" che sovente essa alimenta (si vedano le "lettere di rifiuto" riportate in appendice al volume, soprattutto le ultime) e di cui a volte cerca di approfittarsi spietatamente, dall'altro il suo racconto va oltre, perché le peripezie raccontate nel suo libro suonano del tutto impossibili, come uscite da un vero e proprio romanzo tragicomico e atterrisce il solo pensiero che invece siano state vissute sulla pelle di un essere umano.
Rispetto a quanto accaduto a Nicola e al suo travagliato rapporto con colui che, a dispetto di tutte le parole, le assicurazioni, le telefonate, gli impegni ecc., non fu mai il suo mentore, devo infatti dire che non credo sia rappresentativo di un modus operandi tipico dell'editoria italiana, per quanto i rapporti con essa possano essere difficili, frustranti, surreali e labirintici, in una parola kafkiani. Al contrario, la situazione in cui è caduto vittima Nicola credo (anzi spero) sia non dico unica, ma per lo meno molto rara. Quello che però, con il suo consueto stile spumeggiante e tagliente che potete conoscere anche frequentando il suo blog, Nicola insegna, è l'autodisciplina alla disillusione. Un po' come il celebre libro di Carr Allen per smettere di fumare, Tutta colpa di Tondelli dovrebbe essere un libro obbligatorio per chiunque voglia intraprendere la strada della scrittura, affinché prenda questa attività con la necessaria consapevolezza di ciò che significa, ovvero con l'indispensabile dedizione e disciplina, costanza e abnegazione, voglia e ambizione, ma anche con il giusto realismo e disincanto. Per smettere di illudersi, insomma. Per questo poco fa ho parlato di libro "salutare". Perché il (di)dietro le quinte lo si può conoscere solo sulla propria pelle, ma quando lo si conosce finisce per bruciare parecchio.
Tutto il resto è culo.
Tutta colpa di Tondelli, di Nicola Pezzoli (Kaos)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Quando mi liberò dal vizio
Quando dissi al pastore Gustavo che volevo ricevere il battesimo di Gesù, mi rispose che la prima cosa che dovevo fare era di smettere di fumare. Leggere il seguito
Da Ivanmanna
RELIGIONE, SOCIETÀ, SPIRITUALITÀ -
Fumo, l’Oms denuncia: “La sigaretta elettronica minaccia adolescenti e donne in...
Le sigarette elettroniche rappresentano “una grave minaccia” per gli adolescenti e le donne incinte, il feto in particolare, poiché non è provato che il fumo... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SALUTE E BENESSERE, SOCIETÀ -
Aumentano le accise sulle sigarette: fumare ci costerà 170 euro in più all’anno
--> di Grazia Serao - 1 agosto 2014 1 Di Grazia Serao. L’ultimo decreto legislativo del Governo Renzi ha aumentato il prezzo delle accise sulle sigarette.... Leggere il seguito
Da Nicola933
ATTUALITÀ, CALCIO, CINEMA, ECONOMIA, SERIE TV, SOCIETÀ, SPORT, TELEVISIONE -
Non hai mai capito niente – Patatine
Questo è il racconto che chiude la raccolta: Non hai mai capito niente.Buona lettura.Il telefono squillò. Lui guardò lei, lei guardò lui. Leggere il seguito
Da Marcofre
CULTURA, EDITORIA E STAMPA, TALENTI -
Web 2.0 e Salute
In un epoca di grandi scoperte tecnologiche come è la nostra, c'era da aspettarsi che la relazione tra web 2.0, social media e sanità non tardasse ad arrivare.... Leggere il seguito
Da Pattici
EBUSINESS, INTERNET, MARKETING E PUBBLICITÀ, MEDIA E COMUNICAZIONE -
La storiella della sigaretta elettronica...made in Italy.
“La sigaretta elettronica fa bene!”. E tutti abbandonarono il pacchetto di sigarette odioso con le minacce di morte e passarono alla sigaretta elettronica. Leggere il seguito
Da Salvatoreleotta
OPINIONI, SOCIETÀ