Quattro giorni di marzo
Titolo: Quattro giorni di marzo
Autore: Jens Christian Grøndhal
Editore: Marsilio
Pagine: 381
Prezzo: € 20,00
Pubblicazione: novembre 2010
ISBN: 978-88-3170-724-4
Valutazione Libri Consigliati: consigliato.
Sarà capitato a tutti: venire al mondo e sentirsi immediatamente etichettati come somiglianti alla mamma, al papà o alla nonna. Al di là dei caratteri somatici e del temperamento, crescendo si delineano certe sfumature della personalità che inducono ognuno di noi a imboccare una strada anziché l’altra. Meno spesso ci fermiamo a riflettere se, come l’aspetto fisico, anche la decisione presa in un dato momento della vita possa essere ricondotta a un gesto lontano compiuto da qualche nostro familiare. Quel che potrebbe derivarne è la storia al centro dell’ultimo romanzo del danese Jens Christian Grøndhal, Quattro giorni di marzo.
Ingrid Dreyer, brillante donna in carriera dalla tormentata vita personale, di punto in bianco vede crollare il suo mondo. Una telefonata dal commissariato per avvertirla che suo figlio Jonas ha picchiato uno straniero le ricorda all’improvviso di essere una madre. Dopo la prima reazione di sgomento, comincia per Ingrid un cammino a ritroso in se stessa, una intensa riflessione che copre quattro giorni, dal giovedì alla domenica, alla ricerca delle sue responsabilità per quell’atto violento e solo apparentemente senza ragione compiuto da Jonas.
E proprio come succede confrontando fotografie del presente con scatti del passato, l’analisi di se stessa porta Ingrid a coinvolgere sua madre e sua nonna. Tre generazioni di donne, tre modelli infranti di moglie e madri, tre errori perpetuati nel tempo: la corsa verso la realizzazione di se stesse, il fallimento del matrimonio, la leggerezza nell’essere genitore.
Ingrid vede chiaramente come l’insofferenza di Jonas verso sua madre sia la stessa che a sua volta lei ha provato verso Berthe e quest’ultima verso Ada. Ciascuna delle tre alle prese con un’adolescenza difficile, in balia degli amori ballerini delle madri e dei loro desideri di affermazione personali. Il riconoscimento dell’errore non è seguito da un rasserenamento dei rapporti, al contrario riconoscendo le matrici di antichi meccanismi psicologici e fin troppo familiari, diviene più intricato sciogliere i nodi della realtà e affrontarla con sguardo maturo, consapevole e sereno.
Leggendo non è difficile fermarsi a pensare che sì, forse anche la mia scelta è stata influenzata da qualcosa del passato, che ancora non conosco ma che di certo ha portato uno dei miei parenti più vicini a prendere una certa decisione.
Innegabilmente Grøndhal ha saputo sciogliere l’intreccio di una vicenda che attraversa tre generazioni, e lo ha fatto in modo sempre coerente e puntuale. Nonostante questo, forse certi passaggi sono troppo diluiti nelle pagine, come se l’urgenza di smascherare la motivazione di ogni gesto abbia pesato a volte troppo sulla scorrevolezza della scrittura, rallentando la lettura di Quattro giorni di marzo che resta, comunque, un bel romanzo da consigliare.
Maria Grazia Piemontese per Libri Consigliati
L’AUTORE
Jens Christian Grøndhal Lingby (Danimarca, 1959) è autore di romanzi pubblicati in più di trenta Paesi. La sua opera internazionalmente riconosciuta gli è valsa una lunga serie di premi letterari e attestazioni onorifiche. Diverse produzioni cinematografiche, tratte dalle sue opere, sono in corso di realizzazione.
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