Si sa, Genova non offre le stesse attrattive mondane di Milano, New York e Parigi, e sentendomi ad un universo di distanza dalla settimana della moda, invece che a due ore di treno appena ho ricevuto l’invito a questa sfilata non ho esitato ad accettare. Soprattutto perché non era una sfilata che si ha occasione di vedere spesso, almeno attraverso tv e internet. Era una sfilata di abiti di tutto il 900 organizzata per beneficeneza. Così sono andata, armata della mia modestissima canon e di una delle mie più care amiche (ebbene si sono una fashion blogger dei poveri… il mio fidanzato possessore di una Reflex se ne va allo stadio la domenica e non mi sogno nemmeno di chiedergli di venire a una cosa del genere… se sfilassi io sarebbe diverso e lo sto già minacciando in tal senso)! Mi ha invitato una mia amica d’infanzia che non ho mai occasione di vedere e che sfilava perché l’organizzatrice era la sua vicina di casa, ovviamente tra le “modelle” c’era un’altra mia amica, perché il mondo è piccolo ma Genova è un buco…Il tutto si svolgeva in una grande sala della parrocchia di San Teodoro a Di Negro, nella quale era stata allestita una vera passerella che arrivava fino al palco, con le sedie a lato… Io e la mia amica ci siamo piazzate in prima fila e ci siamo sentite un po’ come in Sex and the City! Ho fatto molte foto, ma devo ammettere che ne io ne la mia canon eravamo all’altezza della situazione, la prossima volta ruberò la Reflex di mia madre oppure sfilerò e constringerò il mio ragazzo a fotografare…non so se ho tanto coraggio comunque!Gli abiti erano davvero tanti, bellissimi e ricchi di storia, ho capito che negli ultimi 20 anni non è stato inventato proprio niente di nuovo nella moda… forse i pantaloni a vita bassa mi ha suggerito la mia amica, che sono una pessima novità! L’altra cosa bella era che le donne e le ragazze che sfilavano erano vere, emozionate spiritose, con corpi e visi segnati dal tempo in qualche caso il che rendeva tutto ancora più reale. Niente attaccapanni eteri con gli abiti che svolazzano addosso, donne che non sembrano ne femmine ne maschi, solo vere donne!Vi publico le foto dei vestiti che son venute meglio, con i commenti del programma della sfilata..si c’era pure il programma che rendeva tutto molto più reale!
Ho vistoun pomeriggiodi quasi primavera,sfilare la bellezzadei corpi imperfetti.
Come donne masai alte e fierevestivano la storia di nonne e madri.
Non erano fantasmima corpi sorridentisfiorati, accarezzatidal passaggio del tempo.
Ho visto donne imperfetteapplaudiretanta bellezza,come un gioiello prezioso, senza vanità.
Cristina Bonsani
Aggiungo anche i video della sfilata che mostrano forse meglio delle foto l'atmosfera che mi ha colpito:
Abito cinquecentesco in velluto nero
Abiti anni '20
Soprabiti
Tailler e abiti da cocktail anni '50Abiti anni '50