Queens Of The Stone Age: Pausa momentanea, riflessioni su futuro e passato

Creato il 22 marzo 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Che cosa accade quando una band tocca l’apice della notorietà? Stando a ciò che la storia ci insegna, nella maggioranza dei casi, si decide di proseguire senza sosta e continuare a battere il ferro finchè è caldo, spesso con risultati a dir poco fallimentari. Ma non è questo il caso: qualche giorno fa, Michael Shuman, bassista dei Queens Of The Stone Age, ha rivelato le intenzioni della band riguardo al loro prossimo futuro. In un intervista rilasciata a Gigwise, Shuman ha dichiarato che i QoTSA si prenderanno un periodo di aspettativa senza scadenza, per poi ritornare con un nuovo disco e un eventuale tour.

“Ci sarà altro materiale dei Queens Of The Stone Age in futuro. Abbiamo solamente deciso di prenderci una pausa dopo aver trascorso gli ultimi due lunghissimi anni in tour. Questa pausa ci servirà per tornare, con del nuovo materiale inedito. Eravamo ansiosi di cominciare a lavorare al disco, ma poi abbiamo deciso di prenderci una pausa; è meglio fare un passo indietro per un secondo e tornare solo dopo aver concesso al mondo il tempo di prendersi una ‘pausa da noi'”: Una dichiarazione dai risvolti apparentemente innocui, se non fosse per tutti i giganteschi punti interrogativi che affliggono i fan dei Queens Of The Stone Age da diverso tempo.

Sì, perché con “…Like Clockwork”, Josh Homme e i suoi compagni di avventura hanno dimostrato al mondo intero di saper dare di più, incidendo un album memorabile, che ha permesso loro di essere consacrati nel panorama del rock mondiale, dal punto di vista concettuale, ma anche per quanto riguarda la loro abilità di “Performers”, dando vita ad una serie infinita di Show variegatissimi in ogni angolo del globo. La domanda che sorge spontanea ai fan, ma anche alla band, è semplice: “Che cosa succede adesso?”. Due anni di tour per un album che potrebbe tranquillamente essere un musical, una rock band divenuta un nucleo compositivo ed esecutivo di altissimo calibro, per non parlare del frontman Joshua Homme, che ha dato prova di essere un artista poliedrico, nonchè compositore ed arrangiatore degno di questo titolo. A seguito di una simile dichiarazione, ci si aspetterebbe una classica pausa per riordinare le idee, per poi ritornare con qualcosa di ancora più grande. Ma sarà davvero così?

Le rivelazioni di Shuman, attualmente impegnato con il suo progetto Mini Mansions, sono chiare, ma non tengono conto di una serie di avvenimenti da non sottovalutare: Il tour di “…Like Clockwork”, si è concluso con uno show di Halloween memorabile, che oltre ad averli consacrati definitivamente come band simbolo del rock made in USA, è stato teatro del ritorno di Nick Oliveri, storico bassista al quale ogni nostalgico rivolge il proprio pensiero ogni volta che può. Ad alimentare il dubbio è stato l’encore show di Los Angeles, in cui Oliveri ha partecipato, suonando alcuni brani la cui atmosfera sembrava svanita nel corso degli anni. Avvenimenti come questi lasciano pensare ad una “reunion” in memoria dei vecchi tempi, cosa che appena due anni fa pareva pura fantasia, anche se molto vivida nella mente dei fan di vecchia data.

Come se non bastasse, ad insospettire gli appassionati di tutto il mondo, ci ha pensato direttamente Josh Homme, attraverso alcune considerazioni riguardo al desiderio di tornare a suonare “alla vecchia maniera”, per non parlare del suo entusiasmo legato alla graduale ricomparsa dello stoner rock nei palinsesti dei festival in tutto il mondo: Semplici riflessioni raccolte all’interno di decine e decine di interviste, la cui entità non va sottovalutata, specialmente se si tiene conto della pressione generata dal tour di “…Like Clockwork”, una missione portata a termine con successo, ma da cui derivano una serie di aspettative a cui non sempre è facile tener testa.

Per comprendere appieno quale sarà il futuro dei Queens Of The Stone Age non resta che attendere fino a nuovo ordine, anche se gli indizi a riguardo lasciano spazio a numerose ipotesi molto discordanti tra loro: Da una parte, una serie di enormi aspettative a cui tener testa, dall’altro, un forte desiderio di ritornare a lavorare, ma soprattutto a vivere, secondo le vecchie regole del gioco. Ci troviamo dunque di fronte al primo vero bivio nella storia dei Queens Of The Stone Age: Un contrasto tra una nuova identità e il desiderio di tornare ad esprimersi seguendo i propri primordiali istinti. Una dualità da cui potrebbe sfociare l’ennesimo capolavoro, ma è troppo presto per dirlo con certezza.

Tags:alternative rock,articolo,josh homme,musica,nick oliveri,qotsa,queens of the sone age,rock,stoner

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