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Queer as folk

Creato il 08 novembre 2010 da Olga

Queer as folk

  

QAF è un telefilm, come potrete senza dubbio trovare su wikipedia e in streaming, andata in onda dal 2000 al 2005, non in Italia. Credo su sky o simili. C’è in 2 versioni, una Usa e una Uk; in Uk è fallita: le scene di sesso appesantivano troppo il tè pomeridiano. Peccato, certe proprio meritano. I protagonisti sono 4 amici gay. Qualcuno l’ha paragonata a Sex & the city al maschile e gay; ma non è così: è molto più profondo e tocca temi e problemi dell’omosessualità. Ma non è questo il punto

Il punto è che Brian Kinney, protagonista interpretato da Gale Harold, è bellissimo.

NO, nemmeno questo è il punto.

I gay hanno l’aids
Scoprii dell’esistenza degli omosessuali alle elementari. L’occasione fu la morte di Freddie Mercury: la maestra era affranta. Ci disse che era gravemente malato di Aids, e che se l’era presa perché, in quanto omosessuale, faceva sesso non protetto. Io mi presi subito bene perché ci aveva spiegato l’etimo di omo ed etero, andai da mia madre e le comunicai che i gay hanno tutti l’aids. Ma anche i tossicodipendenti, seppi poi.

I gay tradiscono, i gay non amano
Poi andai a Parigi e conobbi un colombiano che, oltre a non drogarsi, era gay e aveva un partner fisso con cui conviveva da 5 anni. Io stupita, a 22 anni, dissi: “pensavo che voi gay foste tutti a caccia di cazzo, che non credeste nell’amore”. Col tempo ho imparato a vergognarmi di tale asserzione. Ero rimasta all’insegnamento della maestra, ma soprattutto

In tempi di guerra
Un giorno mi capitò di parlare con un tipo belloccio anche se basso che mi illustrava con argomentazioni forti che i gay non conoscono le unioni fisse. Io, ormai venticinquenne spazientita gli dissi: “perché scusami, tu non hai mai tradito la tua fidanzata?” Glielo sparai fisso negli occhi, un po’ seduttiva, come a fargli capire che se non l’aveva ancora fatto avrebbe avuto una buona occasione quella sera stessa. “Sì”, abbassò lo sguardo per pochi attimi, “ma non era una cosa dichiarata”, “beh” pensaci: “sei solo meno onesto”.

Ogni buco è trincea
Però è anche inutile portare certi esempi, che non vogliono dire nulla: gay, etero, siamo tutti uguali – tutti tradiamo, tutti siamo fedeli, tutti amiamo e tutti smettiamo di amare. Tutti vorremmo provare una volta nella vita una dark room; tutti proviamo disgusto per le dark room. Tutti speriamo, in fondo, che tal persona conosciuta in chat sia quella della vita.

Il punti sui quali ho avuto modo di riflettere durante questi mesi (…), giorni che mi sono guardata la serie sono veramente tanti. Vorrei dire che spalmerò nel tempo tutte le mie argomentazioni: non so se sarà così.

Perché i gay non possono formalizzare le loro unioni?
Così, finché ne ho la forza e la voglia dico una cosa tanto semplice: perché i gay non possono formalizzare le loro unioni e avere gli stessi diritti che hanno gli eterosessuali? Perché non dovrebbero avere lo stesso diritto degli eterosessuali, o almeno la stessa speranza, di costruire qualcosa, anche solo la vita, con un’altra persona?
Che cos’è l’amor? Aimer c’est regarder ensemble dans la meme direction – questo dice il piccolo principe- amare è guardare nella stessa direzione, non guardarsi negli occhi. Il che è sinonimo di guardare avanti, voler condividere, fare dei progetti. L’amour c’est partager deux solitudes
Perché gli omosessuali, gay e lesbiche, non possono guardare nella stessa direzione con le stesse tutele degli eterosessuali? Quella coppia di Parigi viveva col fiato sul collo perché entrambi extracomunitari, l’uno con la cittadinanza in forse, l’altro clandestino; la cittadinanza dell’uno non avrebbe permesso, per mezzo del matrimonio, come spesso succede per gli eterosessuali, all’altro di ottenere la cittadinanza.
Ok, direte voi, ci sono altre vie. Ma le altre vie sono sempre meno . Meno tutele, meno diritti. Senza contare a tutte quelle scene da telefilm con ammalato gay in ospedale e compagno che non può assisterlo. Sarà vero? Non so.

Pater, remitte illis, quia nesciunt quid faciunt

Non dare a tutti le stesse possibilità è discriminare. E discriminare è ingiusto.

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