Quegli strani oggetti volanti avvistati un secolo fa

Da Extremamente @extremamentex

“Vi ricordate le segnalazioni di strane attività in cielo negli anni ’50? Be’, eravamo noi…” Con questa frase, apparsa lo scorso luglio sul profilo ufficiale Twitter della CIA, l’Intelligence degli Stati Uniti si è attribuita la paternità di tutti gli Ufo avvistati da 60 anni a questa parte: si trattava in realtà di velivoli militari segreti scambiati per mezzi alieni.

UNO STRANO AVVISTAMENTO NEI CIELI DELL’AUSTRALIA

Per i tanti scettici, quella frase basta e avanza per archiviare l’argomento. Ma come spiegare gli avvistamenti precedenti a quella data o quelli osservati in altre aree del mondo al di fuori della sfera d’azione americana? E soprattutto, come spiegare quelli avvenuti quando gli aerei non erano neppure stati inventati?

Nel libro Weird Australia: Real Reports of Uncanny Creatures, Strange Sightings & Extraordinary Encounters ( “Australia misteriosa: vere notizie di creature inspiegabili, strani avvistamenti ed incontri straordinari”), il blogger Andrew Nicholson ha raccolto una serie di episodi, riportati dai giornali dell’800 e dei primi del ‘900, che assomigliano in tutto e per tutto agli attuali resoconti di incontri ravvicinati del terzo tipo, in epoche però nelle quali di extraterrestri e di astronavi nessuno parlava. Eppure, nel 1868, un geometra di Parramatta, Fred Birmingham, riferì incredulo di aver visto “una macchina che volava nell’ aria”.

Di esempi del genere nel libro ne sono citati parecchi. In un articolo pubblicato il 18 maggio 1872  intitolato “Strano fenomeno”,  il Maitland Mercury & Hunter River General Advertiser riportava la testimonianza di un uomo che aveva visto all’improvviso apparire un oggetto brillante sopra di lui mentre andava a cavallo. “Stavo cavalcando vicino l’Ufficio Postale di Beldford, quando osservai ad una distanza di circa 50 iarde da me, sospeso a 12 piedi dal terreno, un fenomeno davvero stranissimo, che somigliava ad una stella luminosa, ma tre volte più grande ed estremamente lucente.

 Non era una meteora…dopo poco scomparve all’istante, senza lasciare tracce luminose dietro di sè. Non penso fosse un’illusione ottica, ma una realtà. E non è la prima volta che viene vista. Durante l’ultima tosatura, un giovane di nome George Moore, mentre andava a casa una notte, fu terrorizzato dall’ improvvisa apparizione di un simile fenomeno.” Una descrizione che ricorda quella attuale di oggetti volanti non identificati che sembrano sospesi nell’aria e che spariscono con un lampo.

LA TESTATA DELL’  LLUSTRATED SIDNEY NEWS

Undici anni più tardi, il 14 aprile 1883, è l’ Illustrated Sidney News a riferire la notizia di una luce giallognola vista mentre sorvolava Melbourne e che sembrava emettere delle sfere assai luminose. Dice il giornale: ”Di punto in bianco, un’immensa palla di fuoco, apparentemente di color giallo, apparve nel cielo, in quel momento perfettamente sereno, e le stelle in direzione ovest erano notevolmente brillanti. Il fenomeno si spostò gradualmente da est verso sud, sobbalzando e scuotendosi come un aquilone in una burrasca.

Ad intervalli, la palla di fuoco sembrava staccare parti della sua luminosa composizione, la cui intensità rendeva la luce stellare invisibile. Lo strano visitatore sorvolò sette punti verso sud, per più di un’ora. Il fenomeno venne osservato sia sul mare che nell’entroterra. Il signor Thompson, secondo ufficiale del piroscafo Lindus, afferma che quando l’imbarcazione fu accanto a Cape Paterson, 50 miglia dalla baia di Port Phillip, notò la singolare apparizione della palla di fuoco in direzione est poco prima delle 3 del mattino di quello stesso giorno.

Aveva il movimento ondulante di un aquilone e frequentemente delle strisce fiammeggianti  venivano espulse dall’ oggetto di fuoco. Il mattino precedente, afferma il signor Thompson, aveva osservato, alcune ore prima dell’alba, che l’orizzonte ad est era di un brillante color giallo, mentre quello ovest era verdastro.”

Un altro racconto molto particolare che sembra descrivere un oggetto volante anomalo risale poi al 13 febbraio 1888. L’episodio citato dal giornale come un miraggio apparve nei cieli di Victoria. Ecco cosa riportava il Portland Guardian, riferendo le parole del loro corrispondente da White Hills. “Permettetemi di descrivere il fenomeno più straordinario  (a me almeno così è sembrato) di cui io e la mia famiglia siamo stati testimoni venerdì sera, dalle 19.30 fino alle 20. Stavo seduto sul retro… il mio sguardo fu all’improvviso catturato dall’apparizione di innumerevoli carrozze che in rapida successione si seguivano l’un l’altra sulla cima della collina ( direi al di sopra del terreno ) e scendevano verso il cimitero di White Hills.

Dapprima pensavo che fossero nuvole in movimento, ma ho capito subito che non lo erano, perché controllai il cielo in quella direzione per un po’ di tempo e neanche una nuvola si stava muovendo. Osservai la processione per 20 minuti e più: per tutto quel periodo si spostò senza interruzioni. Conteneva carrozze di ogni tipo… non potevo paragonarla a nient’altro eccetto una processione funebre, anche se era più irregolare e rapida.  Ciò che è strano è che ho esaminato da dove essi apparentemente venissero e dove andassero, ma non ho potuto scoprirlo, anche se ho cercato con attenzione per 10 minuti e più.

So che non mi sbaglio in quello che vi racconto,  di sicuro 20 minuti o mezz’ora  sono un tempo abbastanza lungo per guardare un oggetto ed essere convinti di vedere qualcosa di materiale o la sua immagine. Sono consapevole che a volte si vedono cose strane, prodotte dalla rifrazione dei raggi solari, ma ciò deve accadere, suppongo, quando il sole è sopra l’orizzonte. Ma in questo caso il sole era tramontato prima che io vedessi tutto ciò ed è andato avanti ancora fino a quando l’oscurità mi ha impedito di vedere.”

IL LIBRO DA CUI SONO TRATTI QUESTI RESOCONTI

Forse davvero si trattò di un miraggio: il testimone avrebbe osservato, proiettato per un bizzarro effetto ottico, una scena che stava accadendo per le strade della cittadina. Oppure, i carri che vedeva erano altri tipi di oggetti, descritti dall’uomo con l’unico termine di paragone che all’epoca poteva utilizzare, non esistendo né auto né tanto meno velivoli.

Arriviamo all’inizio del secolo scorso. È il 1902: alcuni meteorologi al lavoro in un osservatorio notano un bolide  attraversare lentamente il cielo. Eppure, alcuni dettagli del fenomeno appaiono  anomali. A partire dal fatto che la presunta meteora, rimasta visibile per circa 4 minuti, viene descritta come un disco e prima di scomparire alla vista avrebbe persino cambiato forma. In effetti, anche The Advertiser, il giornale di Adelaide che riportò l’episodio il 21 novembre, titolò l’articolo: “Un apparizione inusuale”.

“Uno spettacolo eccezionale è stato osservato ad Adelaide giovedì mattina. I gentili signori Chettle e Dodwell, che stavano prendendo informazioni meteo all’Osservatorio, e l’assistente meteorologo Signor Griffiths furono fortunati a contemplarlo in condizioni favorevoli. Prese la forma di un oggetto meteorico nel cielo. Sir Charles Toss, che ha ricevuto un’informazione completa sull’insolito accadimento, affermò la scorsa notte che i suoi collaboratori lo hanno descritto come una intensa luce globulare, con un disco planetario, apparso a sud/sud-est, ad una altitudine di circa 45 gradi. L’oggetto splendente si muoveva verso nord, passando a 15 o 20 gradi rispetto al sole. Fu visibilmente brillante per quasi 4 minuti e Sir Charles fu informato che sembrava come Venere, quando il pianeta è alla sua massima luminosità dopo il tramonto.

Il signor Griffiths osservò la progressione del visitatore attraverso il cielo fino a quando, a causa del riverbero, divenne invisibile, ad un’ altitudine di circa 45 gradi sopra l’orizzonte nord. La meteora, tuttavia, viaggiò in piena vista per 90 gradi e Sir Charles sostiene che ciò costituisce un primato. I gentili signori Chettle e Dodwell riferiscono che quando il corpo meteorico fu vicino alla prima verticale la sua forma mutò e da globulare divenne allungato, con l’asse maggiore sud-nord, dove era diretto. Il signor Griffiths lo vide per circa un minuto e in quel periodo si mosse attraverso 20 gradi di arco. Alle 9.31 della sera il corpo luminoso sparì.”

UNA METEORA

Altra luce anomala, anch’essa identificata con una meteora, ma anch’essa dal comportamento strano viene vista non una, ma tre volte da un testimone che scrive al Sydney Morning Herald per raccontare cosa ha visto. È il marzo 1910. ”Lo scorso venerdì mattina, alle 4, una splendente luce meteorica poteva essere vista nel cielo dell’est. Il cielo fu nuvoloso e fosco per tutto il tempo eppure la strana luce poteva essere distintamente osservata. Fluttuò nel cielo per un po’ e poi gradualmente svanì, lasciando una coda cometaria nella sua scia.

Ieri mattina fu notato lo stesso fenomeno. Questa volta comparve alle 3.40 e malgrado il cielo fosse densamente nuvoloso e piovesse, questo enigmatico corpo luminoso era facilmente distinguibile in tutta la sua brillantezza. Fluttuò nel cielo per un po’ e poi gradualmente scomparve. Infine, tornò di nuovo alla vista, con la sua coda cometaria e gradualmente si fece oscuro.” Poteva trattarsi del pianeta Venere? Non si piò escludere, anche se sembra strano che il corpo celeste potesse essere osservato in condizioni così poco favorevoli, con il cielo completamente coperto. E poi perché il testimone lo descrisse come fluttuante?

Di meteore che si muovono in modo insolito, ai quei tempi, c’erano fin troppe. Leggiamo dal Register di Adelaide, in data 14 febbraio 1911. Il testimone è un tizio semplicemente chiamato Scout. “Sabato sera, verso le 20.30, io e un’altra persona abbiamo visto una strana luce in cielo ad ovest. Era troppo grossa per essere una meteora, viaggiava troppo lentamente e aveva il centro non luminoso. Era una notte nuvolosa e la luce appariva da dietro le nubi. Per descriverla meglio, la si potrebbe paragonare ad un girino per la forma e si spostava orizzontalmente da ovest a sud-ovest. Circa otto minuti dopo è riapparsa e si muoveva da sud-ovest a ovest.”


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