Qualcosa sta cambiando nel Pd, come ha dimostrato l’assemblea cittadina di ieri sera al circolo Signorini, che si è svolta dalle 21, dopo la direzione provinciale allargata. Cremona non è come Crema, secondo la semplice, veritiera affermazione del deputato Luciano Pizzetti. Il modello non si può importare tal quale, ma si inizia a sentire la volontà di uscire dal labirinto in cui l’ha portata il sindaco Oreste Perri.
L’ostacolo, di cui nell’assemblea di ieri sera non s’è parlato direttamente, è l’intrigo di poteri avviluppatisi l’un con l’altro nella vecchia Cremona. Ne faccio cenno per notare quanto difficile sia il cammino da percorrere e nello stesso tempo quanto voglia di esprimere una forza libera e nuova, sintonizzandosi con la società civile, abbia il Partito democratico. Sfida durissima e di grande fascino.
Addirittura Gian Carlo Corada si trovava, anche se questa non era propriamente la sua vocazione originaria, a essere sostenuto da una potenziale petizione di circa 700 persone della Cremona che conta e decide, attorno ai suoi consolidati poteri storici. Una petizione che non fu presentata, ma pesò nelle trattative come un convitato di pietra. Corada, stando alle indiscrezioni, prevalse su Maura Ruggeri alle primarie anche per questo. Probabilmente Titta Magnoli parlava nel gennaio di un anno fa di un progetto politico del centrosinistra esaurito e di una lotta del potere per il potere che si era celebrata nel centrosinsitra in occasione delle ultime elezioni del 2009. “Abbiamo presentato un programma che mi ha fatto vergognare”, è stato il durissimo giudizio del segretario provinciale.
Gian Carlo Corada era partito con tutt’altre intenzioni, lo spirito era diverso, poi ha stentato come tutto il centrosinistra a liberarsi dai tentacoli della vecchia, ricca, abitudinaria Cremona.
L’ex sindaco e deputato Paolo Bodini, come altri intervenuti, è stato in sintonia: basta legami con i soliti poteri forti.
Non poche le idee emerse durante la serata. Come promemoria, le esporrò in una serie di post successivi.
p.z.
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