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Quel dolore al polso delle mamme

Da Francescamammedelpiceno @MammeDelPiceno

A pochi mesi dal parto spesso molte donne si trovano a soffrire di dolori al polso, in particolare nella zona vicino al pollice.
E’ una condizione molto fastidiosa e invalidante perché interferisce anche con le più semplici attività quotidiane come prendere in braccio il proprio bambino, sostenerlo durante il bagnetto, svitare bottiglie, lavorare al computer, ecc.
Si tratta della tenosinovite di De Quervain anche conosciuta come tendinite delle neomamme (ma anche delle ricamatrici, dei musicisti e degli operatori informatici).
Tendiniti neomame 2Nello specifico è l’infiammazione dei tendini dei muscoli abduttore lungo ed estensore breve del pollice.

CAUSE

Tra le cause più comuni troviamo l’uso eccessivo del polso, microtraumi ripetuti e lo squilibrio ormonale dovuto alla recente gravidanza e allattamento.
Detto questo basta pensare a quante mamme si trovano ogni giorno affaccendate nel fare tutto con una sola mano, mentre con l’altra tengono in braccio il loro bambino, per capire come mai questa categoria di donne è così colpita da tale problematica.

Tendiniti neomame 1
Infatti anche l’atto stesso di sollevare il bimbo da sotto le ascelle con la mano aperta contribuisce a far infiammare i tendini del pollice.

 

SINTOMI

Tra i principali sintomi abbiamo dolore e gonfiore lungo il lato del polso verso il pollice. Ciò è particolarmente evidente quando si stringe il pugno o si afferra qualcosa, o quando si gira il polso.
Se trascurati i sintomi possono arrivare anche ad avambraccio e mano.
Chi è affetto da questa tendinite prova dolore se, stringendo il pugno con il pollice chiuso all’interno, flette il polso dal lato del mignolo.

Tendiniti neomame 3

COSA FARE

Nella fase iniziale spesso viene consigliato il riposo funzionale e terapia con antinfiammatori, rimedi spesso non attuabili dalle neomamme perché i farmaci non sono compatibili con l’allattamento e il riposo non è compatibile con il prendersi cura del proprio bambino.

La fisioterapia rappresenta quindi un valido aiuto, attraverso esercizi di stretching e terapie come ultrasuoni, laser ecc., e semplici tecniche per adattare al meglio il movimento della mano e alleviarne il fastidio (ad esempio cambiando spesso le posizioni in cui si allatta o si tiene il bambino in braccio o aiutandosi con una pratica fascia porta-bebè.
Non bisogna aspettare quindi solo che “il bambino cresca e il dolore passi” come viene spesso suggerito da nonne e zie, in quanto è importante prevenire l’instaurarsi di infiammazioni più severe e liberarsi subito dal fastidio.
Infine il trattamento chirurgico è da prendere in considerazione solo per chi non trova miglioramento dopo tutte le altre terapie appena descritte e sarà da valutare con un medico specialista.

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AUTORE: Dott.ssa Mariachiara Strappelli – Fisioterapista
Contatti: [email protected]  -  333.2566295

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