Magazine Viaggi

Quel francobollo appiccicato alla montagna

Creato il 06 novembre 2012 da Sara

quel francobollo appiccicato alla montagnaQuesta è la vista di cui i proprietari, non ne conosco il cognome, godono dalla loro casa; ma non vedono solo il mare, le pisciculture, le barche che scivolano sull'acqua, sentono anche il rumore assordante e continuo dei treni  e delle macchine che sfrecciano, trafficata strada statale e binari della ferrovia sono  entrambi sottostanti. Avevano avuto modo di conoscere delle realizzazioni dell'architetto Shuhei Endo e se ne sono innamorati, per il progetto gli hanno dato carta bianca con due soli punti fermi e imprescindibili, l'ubicazione molto particolare e il budget.
quel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagna
quel francobollo appiccicato alla montagnaCosì poco lontano dalla città di Kobe siamo andati a trovarli, in questa dimora che mi è sembrata come un francobollo esile e sottile magicamente appiccicato alla montagna. Hanno accolto il nostro gruppo con grande calore e gentilezza facendoci visitare tutta la casa, offrendoci da bere, in sottofondo in onore degli ospiti francesi  Aznavour cantava; lui è un attore di teatro Noh, lei racconta che non ha dormito per 3 mesi, il suo tempo necessario per abituarsi a quel frastuono, prima di venire ad abitare qui vivevano in campagna nel silenzio più assoluto.
quel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagna
quel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaLa nostra guida giapponese Hai, scultrice e appassionata di architettura che vive e lavora da 22 anni a Parigi, ha avuto occasione di conoscere personalmente questo giovane (si fa per dire, ho scoperto che i giapponesi sembrano sempre molto più giovani di quanto in realtà non siano) architetto di successo; l'ha incontrato la prima volta a Parigi dove Endo ha vinto con il suo progetto il concorso per ricoprire con una struttura effimera i lavori di ristrutturazione di una chiatta concepita da Le Corbusier nel 1930 sul quai d'Austerlitz per l'Armée du Salut. La chiatta poi non è stata venduta e i lavori non sono andati in porto, ma il contatto è rimasto e la sera a Kobe abbiamo cenato con Endo e ascoltato dei suoi lavori e progetti.
quel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagna
Ed eccola allora questa casa incredibile lunga e stretta, una struttura metallica ricoperta di legno che funge da isolante, 35 metri quadri sui due piani.
quel francobollo appiccicato alla montagna
Sempre su progetto di Shuhei Endo abbiamo visitato ad Osaka i bagni accanto al Castello di cui ho già precedentemente scritto e l'edificio di uno studio di pubblicità, dove lavorano 32 persone, un unico spazio di sette piani senza porte e poi a Takamatsu, sull'isola di Awayi due interessantissime realizzazioni.
quel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaLa prima è uno spazio culturale per gli spettacoli di marionette, sorprendente dall'esterno e bellissima all'interno, occasione anche per vedere da vicino l'espressività di certi personaggi; purtroppo non abbiamo potuto assistere a nessun spettacolo e mi sarebbe piaciuto tanto.
quel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagna
quel francobollo appiccicato alla montagnaLa seconda realizzazione è un centro di osservazione per l'allerta tsunami. Di pochi anni fa in questa zona l'ultima catastrofe e ogni volta bisogna ricominciare tutto da capo.quel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagnaquel francobollo appiccicato alla montagna
quel francobollo appiccicato alla montagnaIl Giappone, come il Cile del resto, è una terra sismica, difficile, soggetta a ogni sorta di cataclisma naturale, tsunami, alluvioni, uragani, terremoti e incendi per via delle case in legno e l'architettura si è necessariamente dovuta adeguare a questa realtà; si costruisce per necessità, ma non per durare nei secoli, con la consapevolezza del precario e dell'effimero, che nulla è eterno, che ogni cosa evolve e cambia. Grazie Shuhei Endo di questo incontro, a differenza dei miei compagni di viaggio quasi tutti specialisti del settore, architetti ed urbanisti, non sono in grado di comprendere le particolarità e le caratteristiche tecniche del tuo lavoro, ma so guardare ed è stata una bella esperienza vedere alcune tue realizzazioni da vicino.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :