di Riccardo Pinna
Nel 1986 mi trovavo
Palmavera al seguito di una studentessa della facoltà di lettere
dell'università di Sassari. Mi fu presentato il Prof. Moravetti che
mi diede il permesso di curiosare in giro. Furono ritrovati diversi
oggetti tra cui anche questa famigerata rotella o fusaiola. Fu
recuperata a ridosso del muro esterno della capanna adiacente verso
sud a quella cosiddetta delle riunioni. Sono sicuro al 99,99 per
cento, questo oggetto presentava la stessa frattura o scheggiatura
della foto postata, tanto che in quel momento immaginai un bambino
nuragico che gettava la fusaiola dalla cima del nuraghe e la mamma
che la cercava per tutti i viottoletti del villaggio; pensai anche
agli sculaccioni che si prese il bambino (sculaccioni nuragici, va da
sè); non poteva solo redarguirlo, i nuragici non parlavavo.
Vidi l'oggetto da
meno di un metro di distanza, se scritta c'era non poteva essere
notata causa terriccio rossastro che copriva la superficie, si notava
però il buco al centro e la scheggiatura; sembrava pietra ben
levigata, come un ciottolone. L'oggetto non fu pulito accuratamente,
fu riposto in un contenitore di legno, e successivamente portato via
e credo messo nel bagagliaio di una autovettura.
Il Prof. gli diede
uno sguardo soddisfatto ma mezzo deluso come un po' tutti che ci
aspettavamo un bel bronzetto di quelli con le corna lunghe nell'atto
di scoccare la freccia: invece niente. Chi può aver notato la
scritta può essere solo chi ha pulito l'oggetto che ripeto non è
stato fatto in loco. Bisogna vedere quante fusaiole come questa
sono state trovate a Palmavera (anche negli scavi degli anni
successivi, quante sono esposte sempre di questa stessa fattura al
museo Sanna. La scritta è falsa? Chi aveva interesse ad organizzare
uno scherzo che avrebbe avuto effetto dopo 26 anni o forse mai? Se
volessi fare uno scherzo di questo genere la scritta la farei
sparire, non apparire. Belfagor si è trasferita al museo Sanna?
Perché poi una falsa scritta su una fusaiola e non su un bel vasetto
o un incensiere o altro oggetto ben più interessante?
I sardi nuragici
tutti architetti e ingegneri e tutti dotati di una memoria
infallibile? Mi immagino il capo nuragico spiegare agli operai a
grugniti e a gesti il sistema di costruzione di un nuraghe, nessuno
che prenda appunti? O che il capo non scrivesse col dito sulla sabbia
o meglio con un pezzo dicarbone su un foglio di sughero così che
se lo potessero portare in giro più facilmente? Con lo stesso
sistema scientifico adottato da chi sostiene che i nuragici non
scrivevano potrei dimostrare che in nuragici, oltre a non scrivere,
non camminavano.