Il comandante Francesco Schettino ha abbandonato la nave tra i primi e si è rifiutato di risalire a bordo. Il comandante non vuole tornare a bordo "perchè è buio...". A cercare di riportarlo alle sue responsabilità il comandante De Falco che gli urla "...vada a bordo, cazzo!". Tra i dispersi, per un atto incosciente e da "sborone", una bambina di 5 anni.
Prima di Natale a Torino, Alessandro 8 anni, sta attraversando la strada e viene ucciso da un'auto pirata. La macchina scappa e fa perdere la sue tracce. A bordo c'erano due giovani che erano venuti nel capoluogo piemontese a comprare della droga. Speravano di farla franca e di sottrarsi alle loro responsabilità. Ma gli inquirenti non hanno mollato e li hanno trovati.
Ecco, questo trovo inaccettabile: non tanto l'errore umano (anche se in questi due casi è difficile parlare di errore). Ma il cercare di sottrarsi alle proprie responsabilità. Poco importa se ci fossero dei morti e se per alcuni di questi si potesse contare la loro età sulle dita di una mano.