...a volte mi chiedo da dove sia nata l'idea che quelli "sopra" siamo noi occidentali.
Mi spiego meglio. La Terra fino a prova contraria è sferica, giusto?
Allora perchè nel corso di questi duemila anni ci siamo sempre più convinti di essere noi gli inquilini del piano di sopra? Abbiamo deciso noi dov'era il nord e dove il sud e su questo schema abbiamo disegnato infinite carte geografiche, che poi abbiamo intrappolato in una fitta rete di paralleli e meridiani... fermando così per sempre il meraviglioso ritratto dell'egocentrismo.
E quelli che malauguratamente sono venuti a trovarsi a testa in giù?
Quino questa domanda se l'è posta molto prima di me e a mio avviso è riuscito a mostrare con una semplicità straordinaria lo sgomento che si prova nello scoprire di aver sempre vissuto in quella parte di mondo che sta sotto.
- Viviamo a testa in giù? Ma chi te l'ha detta questa sciocchezza?
- Basta guardare un mappamondo.
- Quelli dell'emisfero nord vivono con la testa in su e noi con la testa in giù.
- Assurdo!
- No, no, ma ti rendi conto che quelli dei paesi sviluppati sono giustamente quelli che hanno la testa in sù.
- E questo che vuol dire?
- Che a noi, proprio perché viviamo con la testa in giù, le idee ci scivolano via.[...]
Il nostro geniale fumettista termina la storia con Mafalda che ristabilisce l'ordine mettendo sottosopra il mappamondo. A mano a mano che lei gira la palla, le vignette si vanno raddrizzando.
Si direbbe la giusta rivincita di chi "sotto" non ci vuole stare. Io però non penso che rigirare il mondo risolverebbe il problema. Ci troveremmo ad attori invertiti ma nella stessa situazione di prima. Si potrebbe allora provare a schiacciarlo questo mondo per rimettere tutti sullo stesso piano. Tirare fuori dal baule impolverato delle idee obsolete il progetto di una Terra piatta in cui tutti camminino a testa in sù, in cui nessuno debba farsi venire il torcicollo per guardare l'altro... è probabile però che la contesa si riproponga in chiave destra-sinistra, non vi pare?
Non si tratta affatto di un problema di assetto sbagliato, allora. E' piuttosto il pensiero ad essere sbagliato. Abbiamo sempre pensato di esser noi quelli dritti, quelli con le idee in testa e i piedi a terra, e abbiamo relegato tutti gli altri in posizione di subalternità, a rovescio per giunta.
Ma ora è tempo di levarci dalla mente queste fesserie geometriche. Le cose stanno diversamente, nessuno sta sopra, nessuno sta sotto, e su questo globo, ripeto, GLOBO, ognuno deve avere diritto alla posizione eretta, al confronto circolare.
Dunque non serve gingillarsi con il mappamondo cercando di dargli una forma più corretta. La Terra è fatta bene così com'è: camminando si arriva in ogni punto e ovunque si arrivi l'orizzonte appare a tutti allo stesso modo.