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Quella volta che… mi hanno chiesto di fare il giudice!

Creato il 10 luglio 2015 da Anncleire @anncleire

So… qualche settimana fa, e credo che il buon Ezio abbia aspettato me anche se non me lo ha fatto pesare (grazie Ezio, se non ho l’anSia della consegna non faccio un tubo! Sono terribile, una vera procrastinatrice) mi hanno chiesto di fare il giudice in un concorso. Ho deciso di accettare perché ho conosciuto il blog che lo organizza quest’anno con i Book Blog Award e non mi sono mai tirata indietro quando si tratta di collaborare con altri book blog e blog che non sono lit.

Si tratta del contest letterario “NARRAMI O MUSA” organizzato da UN BUON LIBRO NON FINISCE MAI e per ulteriori info vi rimando proprio sul blog.

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Insieme a Ezio e altri due giudici, Aquila Reale di Penna d'oro  e Clary di Words of books, abbiamo decretato il vincitore.  

Dei sei racconti in gara, ha vinto il mio preferito, lo ammetto: JOB FIGHTERS di Francesco Giordano.  

Si tratta di una interessante distopia, su un tema attualissimo e molto grave. Mi è piaciuto molto il fatto che l'autore abbia cercato di esasperare un tema, quello della disoccupazione e della stancante ricerca di un lavoro, per arrivare al punto.  Devo dire che mi ha intrigato molto.

Ecco un estratto:

 

“Oh, salve signor Alandras. Prego, mi segua!”  disse la donna dietro al bancone non appena vide entrare il ragazzo. 

Alex venne condotto in una stanza simile ad uno spogliatoio, rimase a bocca aperta nel vedere quanto fosse grande. Non aveva idea che aziende del genere trattassero così i loro dipendenti, anche se non avevano un vero contratto. 

“Bene, se vuole può prepararsi qui. A breve quell'entrata”  la donna indicò una porta di colore nero “si aprirà ed il colloquio avrà inizio. Se risulterà più convincente dell'ultimo arrivato prenderemo lei al suo posto. Leggendo il suo curriculum ho visto che lei è già abituato a tutto questo, ma glielo chiedo comunque, conosce tutte le regole?” concluse. 

“Si, non ho bisogno di spiegazioni, grazie.”  rispose il ragazzo, continuandosi a guardare intorno, notando uno strano scomparto. La donna notò la sua espressione e aggiunse “Se vuole può portare qualcosa prima di entrare, non è obbligatorio, ma è probabile che il candidato contro il quale dovrà confrontarsi se ne approfitterà.”

“No grazie, non ho bisogno di nulla.” non voleva fare l'eroe, ma Alex era sicuro nelle sue capacità e del fatto che ne sarebbe comunque uscito vincitore.

“Capisco… Allora non mi resta che farle un in bocca al lupo, signor Alandras.”  ribadì la donna, prima di uscire dalla stanza. Il ragazzo era rimasto da solo, mentre aspettava diede un'altra occhiata in giro, notando molti cassetti vuoti e panche di legno. Era davvero uno spogliatoio ben fornito, il tutto aumento la sua voglia di primeggiare ed ottenere questo nuovo contratto. Nel giro di pochi minuti Alex sentì un click, era il segnale, la porta si era aperta e poteva finalmente confrontarsi con il suo rivale.

 

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