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Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdown

Da Silbietta @silbi_etta

Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdownDue Settimane.
Azz…
Evidentemente sono stata risucchiata nel vortice di fine anno scolastico.
Dopotutto ve l’avevo detto, si, che un’assistente personale sarebbe tornata assai utile…

E’ andata.
Siamo usciti indenni (più o meno) da tutti gli impegni previsti nel calendario familiare.
Il saggio di ginnastica.
Ovvero le mini Olimpiadi, con bambini e genitori (mio marito ovviamente, cosa credevate?) impegnati in un circuito di tutto rispetto:
salto in alto, corsa, corsa ad ostacoli, lancio del peso (va beh, più o meno) e salto in lungo (e li mio marito ci ha quasi lasciato un ginocchio…).

Bella festa, tanti sorrisi.
Gran bella giornata.
Che poi i bambini erano anche un filino stanchi dalla gita di fine anno che si era svolta il giorno precedente:
Destinazione Zoomarine, con scavi archeologici annessi alla ricerca di qualche fossile.
La Saruccia è tornata felice come una pasqua…omaggiata di un cappello a forma di pappagallo perchè è stata scelta per dare da mangiare a dei baby pappagallini.
E lei, fiera come poche, ogni tanto indossa sto copricapo per nulla appariscente e sfila in casa…

Poi è stata la volta del mercoledì di fuoco:
Lezione concerto la mattina e compleanno il pomeriggio.

Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdown
Che, a parte il monumento che vorrei fare a quel genio della maestra di musica (ho ancora la lacrimuccia in  fuorigioco quando ripenso al concerto), la mattina è iniziata nel panico.
Perchè la sottoscritta, che si era messa in testa di preparare tuuuutte le cose da mangiare per la festa con le proprie manine, aveva programmato tutto il piano d’attacco che manco Furio:

  • Preparazione panini e tramezzini fino alle 10- 10.15
  • Vestizione (10-20 minuti)
  • Partecipazione commossa alla lezione concerto alle 11.
  • Ripresa dei  preparativi culinari alle 12.15

Ecco…
Ero tutta intenta a rispettare la tabella di marcia quando mi telefona il marito, direttamente da scuola:

“Oh guarda che qui non c’è nessuno…la bidella ha detto che hanno anticipato il concerto alle 9.30. Che voi venì??”

Che io sono rimasta giusto quel mezzo minuto con la paresi facciale e la fetta di salame in bilico….e poi ho raccattato pane e companatico alla velocità della luce e sono andata a prepararmi.
Non prima di aver avvisato i miei, che pure loro non sapevano (ma tanto con mia madre sto tranquilla: lei si alza all’alba e sembra sempre uscita dalla pubblicità del Mulino Bianco, per dire…).
Arriviamo in chiesa giusto  2 minuti prima dell’inizio e troviamo posto, manco a dirlo, nell’ala in curva, come gli ultras quelli sfegatati. Stretti come sardine e con una fichissima visuale della capoccia di Saruccia…
Però è stato davvero bello, uno di quei momenti da ricordare nel corso degli anni a venire.

Ma diciamocelo:
La cosa che più ci preoccupava era la festa di compleanno prevista per il pomeriggio.
In particolare lei, la torta.
Preparata in società (oddio, in questo caso sono stato un socio di minoranza….) con mia cugina.
Tutto parte dal tema desiderato dalla festeggiata:
Rapunzel.
Mi metto alla ricerca di una torta in pasta di zucchero “copiabile”.
E ne trovo una, a due piani, con la torre dalla quale scendono i luuuunghi capelli biondi.

Va beh, se po fa – mi dice sicura mia cugina.

Inizia lei da casa con la torre (non commestibile…fatta ricoprendo un cartone dello scottex).
Mi arriva, dopo qualche ora, una foto sul cellulare con su scritto:

Così può andare?

Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdown
Poteva andare! :)
La sera prima della festa l’abbiamo passata a decorare le basi (con le creme dentro, quella parte l’ho fatta io si) e a pregare che le farfalle e i fiori restassero attaccati.
Volete vederlo il risultato finale?
Eccovi accontentati :)

Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdown

Insomma: è andata bene!
E anche la festa direi.
Animazione, balli, tante chiacchiere in allegria.
E parecchi regali fashion…qualcuno anche, come dire? di buon auspicio ;)

Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdown

E se pensate che, una volta archiviata la festa le cose si siano calmate un pochino, beh…pensate male! :)
Perchè il giorno successivo era assai importante.

La nostra piccola attrice in erba si sarebbe esibita su un palco, davanti a tante persone, nel primo ruolo della sua vita.
La nonna di Cappuccetto Rosso.
I costumi sono stati forniti dai genitori.

Avete una vaga idea di quanto ho girato per trovare una parrucca bianca da bambina?

No?

L’ho trovata alla fine, ma grigio bianca, da adulta e online.
Su ebay uk.

E’ arrivata tipo 3 giorni prima dello spettacolo, una roba da cardiopalma e che rischiava di farmi sentire in colpa a vita (senza contare la vendetta di Saruccia…)

Ecco. L’ho scampata bella.
(certo, a vederla così, un lieve flashback in stile Psycho ce l’ho avuto, lo confesso…)

Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdown

E poi, venerdì.
L’ultimo giorno di scuola.
Il countdown degli studenti.
Il boato liberatorio al suono della campanella.
Gli abbracci pieni di lacrime degli studenti di quinta con le rispettive maestre.
Insomma…commozione allo stato puro.
Mista a felicità.
L’ultima “fatica” è stata la Cena di fine anno.
Nella pizzeria con l’animazione di cui vi avevo parlato qualche post fa.
Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdownAvete presente quando si avverte quella sensazione di allegria e complicità?
Ecco.
Martedì scorso mi sono sentita così.
Era tanto che non stavo bene con un gruppo così numeroso di persone.
Abbiamo chiacchierato fino a notte fonda.
E siamo tornati a casa leggeri.
Felici.
Si.
Decisamente questa serata, insieme a tanti momenti e tante persone che ho conosciuto in quest’anno scolastico me li porterò dietro con affetto.
E li tirerò fuori dal cassetto della memoria al momento giusto.
Per risentire quella medesima sensazione di leggerezza ed euforia.

Perchè stanchezza e dubbi sul futuro a parte. è così che mi sento:

positiva, lievemente incosciente ma sempre contenta di quello che ho.

Quelli che festeggiano, si esibiscono e fanno il countdown

Ad iniziare dalla mia piccola donna.

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