Parlo con gente, spesso, che va a New York con il piglio di un pellegrino che va a Lourdes, e a nulla vale chiedergli cosa c’è di così imperdibile a New York. Gli stessi SUV, emblema della degenerazione contemporanea, sono l’adattamento all’Europa dei Pick Up con cui gli americani sono soliti segnalare la loro turgida esistenza. Dell’America non ci siamo persi nemmeno per sbaglio uno dei miti cucinati in salsa yankee: dalla Monroe ai Kennedy, passando per il pluricitato Martin Luther King e, per arrivare ai giorni nostri, Baraccobama. Ma sarebbe andata benissimo anche Hilary Clinton. Ci siamo solo risparmiati (Deo Gratia) il baseball e il football americano, che sarebbe stato davvero troppo. Questa sera, la notte di Halloween, accade però puntualmente un’eclissi antropologica che ha il sapore della redenzione e della remissione di ogni peccato: in molti vengono presi da furente ardore nazionalistico e tuonano contro chi copia le tradizioni degli altri rinnegando le proprie. Le pagine di feisbuc si riempono di prediche savonaroliane, d’un tratto Ignazio di Loyola torna ad essere Santo e ci manca poco che sulle balaustre delle case non svetti il bianco giallo del Vaticano a ricordare che noi siamo quelli di “Ognissanti”. Poi tutto, d’un tratto, dopo la purghetta tradizionalista, ritorna alla normalità mainstream. Sapete come si dice, passata la festa gabbato lo Santo. E allora: Buonanotte, Italia.
GMB
Fonte: http://heimat.altervista.org