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Quelli che "per evitare le stragi ci vogliono i respingimenti, ohyeah!"

Creato il 04 ottobre 2013 da Laperonza

 

Guardate bene quei teli di plastica di diversi colori. Non sono solo teli. Dentro ci sono esseri umani. Morti. Esseri umani morti per una speranza, l’ultima, quella di trovare una vita decente, almeno una vita, quella di sfuggire ad una dittatura, alla persecuzione, alle bombe, alla fame. Sono esseri umani partiti dall’altra parte del mare per venire in Italia, e da qui ricominciare, magari proprio qui, magari andando in un altro Paese europeo. Sono esseri umani, come me, come te, come un leghista qualsiasi, come un nazista qualsiasi.

Certo, c’è una crisi spaventosa, il nostro Paese non può inserire nella propria società tutti i migranti che ne varcano le porte. Questo può giustificare una strage? No, non può e non deve. E chi lo pensa non è un essere umano. La legge sull’immigrazione in vigore è una delle cause di queste stragi. Essa costringe i migranti a questi viaggi disperati mentre si dovrebbe organizzare dei corridoi umanitari tramite i quali gestire in sicurezza i flussi migratori. Sicurezza per loro e per noi.

Invece si lasciano morire in mare centinaia di esseri umani.

I respingimenti, questa fantomatica soluzione invocata da tanti idioti, disumani, criminali nella mente e nel cuore. La soluzione alle stragi in mare è il pattugliamento, impedire con la forza che i barconi si avvicinino. Affondiamoli noi prima che affondino da soli. Quanta gente pensa così? Quanti segretamente, e neanche tanto, pensano mors tua vita mea? Causa di forza maggiore? Il Papa ha gridato vergogna. Ma non provano neanche questa.

Luca Craia


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