Dice che le banche di Chiasso, Bellinzona, Locarno e Lugano non hanno più cassette di sicurezza da affittare agli italiani che, con un infantilismo incredibile, portano là i loro giocattoli.
Cosa potranno portare in quelle cassette?
I soldi? Sappiamo che la manovra grondante sangue non tocca i conti correnti ed i bot.
Le azioni, le obbligazioni, gli investimenti presenti nelle nostre banche? Forse prima bisogna venderli e poi portare il liquido. Ma sarà finanziariamente conveniente venderli adesso?
I lingotti d’oro? I gioielli? L’argenteria? Sappiamo che la finanza non viene in casa a controllare e neppure apre le cassette di sicurezza delle nostre banche.
I quadri? Anche per questi la guardia di finanza non entra in casa nostra, a meno che qualcuno non appartenga alla P2, P3, P4 ed ed un’altra, ancora insospettabile, P5 in divenire.
Difficile chiudere in una cassetta di sicurezza le case, i Suv, le Ferrari o la villa e la fabbrichetta.
Difficile metterci anche le barche e gli yacht che non battano già la bandiera delle isole Cayman.
Non so quale altra cosa si potrebbe portare in cassetta di sicurezza, forse i vestiti firmati, le borse di coccodrillo, le creme di bellezza da 5.000 euro, le scarpe, le collezioni di monete, i francobolli, qualche antichità di valore, ma poi come si farebbe a “godere” di queste cose, se si lasciano ammuffire nelle cassette di sicurezza svizzere?
Non resta loro che chiedere la cittadinanza svizzera, come hanno fatto tanti big, tipo: Sofia Loren, Mina, Beppe Grillo, per citarne solo due o tre che dicono di essere dei “rappresentanti” dell’italianità e di volere tanto bene a questo paese.
Per quanto mi riguarda, tutti ‘sti ricchi impauriti, non mi fanno né caldo né freddo e possono andare tutti a QUEL PAESE!!!!!!!!!
Ci interessano: il lavoro, lo sviluppo, la crescita economica, la lotta all’evasione fiscale, il benessere di tutti, la sicurezza, per poter vivere senza patemi d’animo ed arrivare alla fine del mese. Cose che si possono sostenere anche in tempi di crisi.
Ci sinteressano: lo stato sociale, i servizi, la sanità, la giustizia uguale per tutti, la cultura, la ricerca, l’università, la scuola, gli asili, l’assistenza agli anziani, la solidarietà e la sconfitta della povertà, per poter far sì che quel poco che si prende sia sufficiente a dare conforto alla nostra vita. Cose che si possono salvaguardare anche in tempi di crisi.
Tutto cose che non si possono chiudere in una cassetta di sicurezza, ma che in un paese ben governato, ne costituiscono la ricchezza, quella vera.