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Quelli di sopra e quelli di sotto

Da Milena Z
Paloma Valdimia
Kalandraka, 2009IllustratoEtà di lettura: scuola dell'infanzia
Il formato del libro, che presenta delle originali illustrazioni su sfondo baige, consente la lettura da entrambi i sensi. La storia infatti gioca sul ribaltameno della realtà: una linea centrale orizzontale divide e separa due paesi, quello di sopra e quello di sotto che vive al contrario rispetto all'altro. Pur non essendo due relatà in contrasto, ma che anzi si integrano perfettamente, i rispettivi abitanti si percepiscono però "diversi". Qui Il tema della diversità non si sviluppa a partire dagli elementi che costiuiscono una differenza, ma piuttosto vengono evidenziate le caratterisce similari e i modi di vivere dei due paesi, che risutano addirittura complementari: la primavera entra da una parte e spinge l'autunno dall'altra, se sopra è tempo di semina sotto è tempo di raccolto e mentre quelli di sopra scendono quelli di sotto salgono. Quello che il testo, conciso ed essenziale, omette viene narrato dalle illustrazioni che invitano il lettore a soffermarsi per osservarne i particolari e giocare alla ricerca delle differenze che presentano i persoggi del paese di sopra, a sinistra della pagina, e i personaggi del paese di sotto, alla nostra destra, a prima vista tutti apparentemente identici. QUELLI DI SOPRA E QUELLI DI SOTTOChe siano sopra o che siano sotto, le creature che popolano queste pagine "Sono tutte uguali nonostante ci siano piccole differenze" e ..., elimata la linea di confine che separa le due realtà, senza più punti di riferimento, le categorie sopra e sotto perdono la loro valenza e nessuno è più in grado di distinguere quelli che stanno sopra e quelli che invece abitano sotto. Un racconto semplice ma per nulla banale che ci aiuta ad esercitare il nostro punto di vista per modifcare la nostra prospettiva di osservazione. In qualche modo il testo mi richiama alla mente il famossimo libro "Gisella pipistrella" che appariva agli occhi degli altri animali bizzarra e assurda poichè nessuno capiva il modo con cui la pipistrellina interpetava il mondo. Provando a mettersi nei suoi panni e modificando la posizione di osservazione della realtà, ovvero gurdando al contrario proprio come fanno i pipistrelli appesi a testa in giù, gli animali, sollecitati dal saggio gufo che li invita a riflettere, riescono così a comprendere il suo modo di pensare e di essere.
A volte dunque basta poco per modificare la nostra percezione del mondo e delle persone  che ci circondano, è solo questione di prospettiva, di punti di vista!

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