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Quello che il renzismo non dice (27): il sindaco PD di Elmas e la ricetta sarda per la disoccupazione finita tra le pagine del The Guardian inglese. Peccato che i colossi digitali la pensino altrimenti.

Creato il 18 ottobre 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
pisceddasitodi Rina Brundu. L’articolo, a firma Lizzy Davies, è del 23 settembre scorso; o almeno questa è la data di pubblicazione sull’inglese The Guardian. Il titolo legge: “Città sarda trova nuova maniera per risolvere il problema disoccupazionale: paga le persone perché se ne vadano”. Catenaccio – Il sindaco di sinistra di Elmas pagherà affinché dieci disoccupati locali prendano lezioni di inglese per poi cercare lavoro altrove, in Europa.

Il tono è naturalmente ironico, quasi sardonico si potrebbe forse dire, sebbene l’etimo sarebbe mal interpretato, ma l’abitudine a “pungere” del giornalismo britannico non viene meno neppure in questa occasione. Di fatto, si precisa fin da subito che l’idea avuta da Valter Piscedda sindaco PD di Elmas, cittadina dell’hinterland cagliaritano, più che una soluzione al cronico problema disoccupazionale di quelle zone sia “l’ammissione di una sconfitta”. No, avere il consiglio comunale che paga costose “intensive English lessons” per lasciare la meravigliosa terra di Sardegna, non sembra neppure ai compassati inglesi un esempio civico da imitare.

Il sindaco però non si sarebbe fatto impressionare dalle critiche: “L’idea è figlia del buon senso e dell’esperienza” avrebbe infatti detto all’autrice del pezzo. L’idea sarebbe anche figlia della disperazione che avrebbe testimoniato nel suo continuato incontrare giovani sardi senza arte ne parte, senza futuro e il cui destino bigio lo avrebbe portato a così ragionare “Fai tutto ciò che il consiglio comunale può fare affinché quelli che vogliono farsi un’esperienza all’estero possano farlo”.

Da qui la nascita del programma “Adesso parto” e la messa a disposizione di 12000 euro per raggiungere gli obiettivi.  Tutti i cittadini residenti ad Elmas da almeno tre anni avrebbero diritto a fare domanda, basta che abbiano una età tra i 18 e i 50 anni e un reddito inferiore ai 15000 euro l’anno. “Adesso parto” sarebbe quindi la ricetta renzistica per la Sardegna che dovrebbe risolvere il problema dell’attuale tasso disoccupazionale al 17.7% con punte fino al 54% nella popolazione di età inferiore ai 25 anni.

Secondo il The Guardian, Piscedda avrebbe assoluta convinzione che la sua idea avrà grossi returns e che la stessa cogitazione gli restituirà gli stessi importi erogati moltiplicati 100 volte. Etc etc etc and so and so forth, dreaming on.

Sarà! Tuttavia, da cittadina sarda che la pensa come de André sul paradiso da vivere e da abitare che é la Sardegna, e da cittadina sarda che crede di avere un dato mastering della lingua del glorioso bardo inglese, sia per motivazioni di studio sia perché ha passato buona parte della sua vita in paesi anglofoni, io resto scettica. Su livelli multipli. Intanto ho visto e toccato con mano – attraverso personale e altrui esperienza – come nell’attuale Sardegna vengono trattati coloro che ritornano con gli skills-acquisiti e poi, a programma ultimato, mi piacerebbe parlare soprattutto con gli esclusi. Vedere le motivazioni per cui sono stati esclusi, ad un tempo vedere chi sono stati i beneficiati da tanta munificenza, nonché il risultato ottenuto.

Soprattutto mi sorprende tanta naïveté. In epoca digitale, ovvero in un’epoca in cui la conoscenza dell’inglese dovrebbe essere data per scontata dovunque, non importa dove sei (francamente non ho imparato l’inglese in Irlanda, ma sedendomi su una sedia a studiarlo!); in un’epoca in cui ogni scuola seria dovrebbe essere bilingue nell’approccio all’insegnamento, l’inglese dovrebbe restare sempre e solo un “tool” non un obiettivo. Mi chiedo ancora: il sindaco Piscedda non l’ha proprio sentito l’appello degli owners di alcune delle maggiori corporazioni digitali che solo pochi giorni fa, hanno lanciato un appello ai genitori europei affinché insegnino ai figli a programmare? Novecentomila, è l’attuale stima dei posti di lavoro che saranno disponibili nel settore informatico nei prossimi anni e il bello è che in quel business la dietrologia non potrà attecchire, così come non serviranno le raccomandazioni: chi sa sa e chi non sa si ingegna altrimenti. Magari fa il sindaco.

So much per la ricetta renzista sulla crescita! Ma Matteo Renzi è stato informato di ciò che vanno predicando i suoi uomini o era troppo occupato a evitare di non farsi fotografare a Genova per farsi immortalare, invece, tra Putin e la Merkel? Il dubbio mi assilla, sic, anche questo!

Featured image, screenshot dalla homepage del sindaco di Elmas.

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