Quello che il renzismo non dice (49) – Sull’incredibile intervento (concordato) del Sindaco Marino a L’Arena di Giletti e come si può governare una nazione se non si riesce a governare un Partito?

Creato il 07 dicembre 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

di Rina Brundu. “Mica ci si può far prendere per il c… da questo signore!!”, è infine sbottato Maurizio Gasparri in chiusura dell’intervento del Sindaco Marino durante l’odierna puntata de L’Arena di Massimo Giletti dedicata agli scandali di Mafia Capitale. Gasparri si lamentava dell’accordo redazionale con l’ufficio stampa del Sindaco, in virtù del quale gli ospiti in studio non avrebbero potuto interrogare direttamente il primo cittadino di Roma: “Ho fatto un accordo e lo rispetto, ho una parola sola io!” ha ribadito il conduttore.

Così il contribuente tartassato ha dovuto assistere all’ennesima difesa della verginità della casta politica e all’ennesima assicurazione della sua innocenza ed estraneità ai fatti, in virtù dell’arcinoto motto “Non c’ero e se c’ero dormivo”. Nello specifico il Sindaco Marino ha tenuto ad informare di essere arrivato in bicicletta quest’oggi in ufficio: “Come si può viaggiare in un’auto chiusa in una bellissima giornata come questa? Inoltre, ciò mi ha permesso di fermarmi a parlare coi romani, fare qualche selfie…”. “Sindaco” domanda allora Giletti “al tempo delle primarie del PD, il ministro Marianna Madia disse di avere notato gruppi partitici che parevano piccole assocciazioni a delinquere diffuse sul territorio: come interpreta questa dichiarazione??”. “Ritengo che sia una affermazione molto grave; forse il ministro intendeva dire che i partiti si sono spesso trasformati in comitati elettorali, per lo più radunati intorno alla figura di un leader piuttosto che intorno ad una idea…”. Stoccata meditata o risposta a suo modo incosciente????!!!!!!!!

Assicuro però che il Presidente Orfini – continua imperterrito Marino – ha detto chiaro che occorre rivedere le regole del tesseramento, verificare gli iscritti, controllarli ad uno ad uno se necessario… verificare la passione, la motivazione che porta ad iscriversi al Partito!! Certo, mi hanno accusato di essere comparso in una fotografia dubbia, ma io sono orgoglioso di promuovere le iniziative di riabilitazione dei carcerati e poi mica posso conoscere la storia criminale di tutte le persone che incontro!!! Dica, Giletti, lei può giurare che nessuno degli ospiti che sono con lei in studio in questo momento, non riceverà un avviso di garanzia tra un anno?

Giletti: D’accordo Sindaco, passi per la fotografia, ma sapendo che il fatturato delle Cooperative di Buzzi è passato dai venti milioni del 2008 agli oltre cinquanta milioni attuali, visitando quei campi nomadi e vedendo come erano ridotti, verificando che erano praticamente diventati dei luoghi di merda, il dubbio che qualcosa non andasse non se l’é posto???? Giletti, si ricordi che sono io che ho chiuso una discarica cinquanta giorni dopo che mi sono insediato e ho mandato a casa Tizio e Caio… D’accordo Sindaco, ma, di nuovo, visitando quei campi il dubbio che qualcosa non tornasse non se l’é posto? La politica non ha funzioni di controllo? Perché deve arrivare sempre la magistratura a fare pulizia? Giletti, le assicuro che il Comune si costituitirà parte civile e verrà restituito fino all’ultimo euro…. Va bene, sindaco, ma sciogliere il Consiglio Comunale, no? Berlusconi non lo fece, Giletti…..

Se la televisione non fosse attività che registra se stessa si stenterebbe a creare che questi dialoghi siano stati mandati in onda o che simili interazioni abbiano veramente avuto luogo. La follia televisivo-politica imperat e ormai ci si chiede soltanto in quale altro Paese, mondo, universo, si potrebbe assistere a simili sceneggiate con infiniti politici indagati, coinvolti a qualsiasi titolo in inchieste serissime, politicamente responsabili, e forse non solo politicamente, che occupano ad ogni ora del giorno e della notte gli studi televisivi per dire la loro, difendere le loro indifendibili ragioni, senza contradditorio; un privilegio che ogni comune mortale non si azzarderebbe a reclamare neppure nei suoi sogni più wild.

Soprattutto ci si chiede, come si può pensare di governare una nazione se non si è neppure in grado di governare un Partito? Per intanto, e per dirla con Brecht, non mi resta che fare accomodare anche questo scritto dalla parte del torto, perché evidentemente tutti gli altri posti sono occupati. Ancora una volta et in secula seculorum.

Featured image, Bertold Brecht.

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