"Unlike any other", foto di Alexandra Sasha
Quello che può l’ onore del vero ferisce l’uomo ancora svestito
desiderio e rabbia, l’orgasmo nasce dal buio degli occhi, davvero credevi che avresti potuto?
Domandati invece dove risiedono le tue viscere, un giorno verranno a riprenderti. Fatti trovare in piedi all’ora, con una valigia di seta, perché non c’è partenza che non richieda preparativi
Pettinati rasati sposta la tenda della finestra, cosa vedi? Non dirmi “la fuori” perché sei dentro, il vetro non è abbastanza? Credo di no..
Poter desiderare di mordersi le braccia quando ancora le vene sono cariche di sangue, potersi sedere accanto al venditore
Quanto per le mie unghie? Posso darti tutto, non mi serve..
Formalina
Lignaggio tassonomico
Discendenza artropode
Ogni insetto nella teca, ripetizione degli arti, follia dei pensieri
Ancora, dove, nessuno,ancora qui
Papaveri crescono nelle mie tasche, non voglio toccarli per non fargli del male. Dove affondano le loro radici? Sono io la loro terra? Non puoi nuocere a chi dai nutrimento. Nel sottosuolo della casa sono nascosti dei cadaveri piccoli piccoli, mangiano in silenzio le caramelle e dormono
sentiranno freddo?
Una coperta non può riscaldare chi è morto e potrebbe soffocarlo se è di dimensioni inadeguate, credi che sentano? Proviamo:
“Una anche per voi”…
….niente….
“L’acqua scorre”…
….niente…
il mio cappotto è pieno di strappi, si sentono gli spifferi, i pensieri delicati passano piano, sfiorando…
portate i vostri dolci ne mangeremo
Inutile addormentarsi quando non hai i denti, averli inghiottiti ha portato a qualcosa?
Ti rubava l’anima respirandotela piano dal petto, in silenzio il suo respiro era prosciugamento.
Ora apri la tua valigia e controlla, vedi è vuota!
Non ti serve niente per dipingerle le ali,
con un dito il pennello con l’aria il gesto.