Maiorana, giovane giornalista freelance attiva negli ultimi anni contro le discriminazioni e la violenza di genere, ci propone un’opera assai delicata da realizzare, risultato di molti mesi a diretto contatto con chi Stefania l’aveva conosciuta, frequentata, amata, nei luoghi in cui aveva vissuto e si era distinta per impegno e per volontà di cambiamento.
Una stesura lunga due mesi (molto più tempo è stato necessario per la raccolta del materiale), che oggi contribuisce a ridarci l’immagine di una donna solare e piena di vita, uccisa ormai quasi due anni fa a Licodia Eubea, in provicnia di Catania, dal fidanzato che aveva deciso di lasciare.
Una storia anomala che dimostra che il femminicidio e la violenza di genere non si annidano solo in concomitanza di disagio economico, scarsa cultura, contesti sociali difficili, ma colpisce anche donne forti e consapevoli, colte e attive politicamente a favore degli emarginati e dei discriminati come è stata Stefania.
Dimostra che in ogni strato sociale, dietro a ogni grado di istruzione può serpeggiare quel retropensiero che a volte sfocia nell’eliminazione di una donna solo perché donna, quindi essere inferiore e di “proprietà” maschile.
“Non c’è una sola persona che io abbia intervistato – prosegue Maiorana – che di Stefania Noce non avesse un ricordo splendido, di una donna forte, determinata, femminista, con una profonda coscienza sociale e una grande voglia di mettersi in discussione”. Tutto il contrario di Loris Gagliano, il ragazzo col quale aveva condiviso quattro anni di vita e che l’ha assassinata: “Chi lo conosce lo descrive come un uomo introverso e taciturno, un carattere cupo e solitario. Stefania, sembra quasi un cliché, diceva di volerlo aiutare, di essere più forte di lui, ma evidentemente questo non è bastato”.
“A quelle che si sono arrese e a quelle convinte di potersi accontentare” era la dedica con cui Stefania apriva un suo articolo. L’incontro di oggi è invece dedicato a lei, a quello che non abbiamo avuto il tempo di conoscere di lei, a quello che resta di lei.