Un titolo curioso, un cast di tutto rispetto e un regista italiano che si è guadagnato un nome oltreoceano. Questo il cocktail quasi perfetto di “Quello che so sull’amore” di Muccino.
Dico quasi perché il risultato è una storia banale, per nulla originale e assolutamente destinata a passare inosservata correndo dritto nel dimenticatoio.
Quello che sà sull’amore Muccino è evidentemente un condensato di cliché probabilmente imparati dalle più banali commedie hollywoodiane.
Perché in fondo, pensiamoci, cosa ci insegna questo film?
1. Che i calciatori si innamorano delle donne bellissime e viceversa.
2. Che le più belle macchine del mondo sono italiane.
3. Che gli americani amano avere una casa al lago in Italia.
4. Che le mamme sulla quarantina sono uno squadrone di arrapate pronte e farsi il primo e unico figo che arriva in città.
5. Che se sei bello e fai qualcosa per tuo figlio la tua ex moglie ti perdonerà e vi amerete per sempre.
Ma dai Muccino! Ci avevi abituato a trame di maggiore spessore e intensità drammatica.
Tra l’altro le performances di Uma Thurman, Dennis Quaid e Catherine Zeta-Jones (che sembrava aver già toccato il fondo in “Rock of ages“) sono terribilmente assurde e decisamente scarse.
Film che non consiglio, se non per Gerard Butler.
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