Sono le otto passate da qualche minuto.
Questa mattina non mi sono nemmeno presa la briga di spostare le lancette dell'orologio al posto giusto: il cellulare fa da se' e l'orologio, be', per questi giorni di vacanza sarà relegato nel cassetto.
Sì, voglio staccare completamente e regolarmi solo sul mio di orologio, quello biologico, sui cicli di luce e buio.
Nel frattempo guardo fuori dalla finestra e vedo che c'è ancora luce.
E sorrido per tutto quello che ciò significa.
E per tutto quello che questa luce prolungata porterà.