Devo essere sincero: i tipi come Ferruccio De Bortoli mi stanno proprio sui cosiddetti. Per fino quando iniziano un articolo con «Devo essere sincero:» non riescono a spingere la schiettezza al di là dell’incipit. Infatti tutto l’attacco che il direttore del Corriere della Sera ha sferrato ieri a Matteo Renzi si potrebbe virilmente condensare così: «Matteo, sei un berluschino. Amen.» Come spiegare questo attacco a freddo tanto mellifluo quanto brutale? Intanto c’è da tenere in conto il quadro generale della situazione politica: a sinistra la resistenza contro Renzi si sta facendo sempre più forte, il nervosismo è alle stelle, e La Repubblica si sta lentamente spostando verso una posizione apertamente critica nei confronti del Rottamatore. E La Repubblica è il quotidiano che negli ultimi decenni ha di fatto dettato la linea a tutti i grandi giornali. E poi c’è il fatto personale: De Bortoli è un direttore in uscita, essendo stato dimissionato dagli azionisti di Rcs. E quindi è probabile che trovi vantaggioso riposizionarsi politicamente. Trovate che sia un’insinuazione bassa e volgare? Calma, sono solo sincero e sinceramente schietto: è quel che penso, punto e basta. Tanto più che non posso sinceramente pensare che un uomo di mondo come De Bortoli cada in insinuazioni così basse e volgari come quella sul contenuto del patto del Nazareno, a sua detta emanante uno «stantio odore di massoneria», senza avere in mente le fenomenali doti ricettive del tipico complottista di sinistra, cresciuto a pane e servizi deviati.
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