Manca quindi, secondo la commissione che valutato il tutto, una base economica dalla quale partire, a fronte evidentemente anche del defilarsi di Colorno a poche ore dalla sentenza per migrare in direzione Crociati, secondo quanto aggiungono i soliti ben informati. Cosa accadrà nel prossimo futuro? "Il Consiglio, confermando la precedente delibera, ha pertanto disposto di partecipare provvisoriamente con una franchigia a controllo federale al fine di garantire le obbligazioni assunte nei confronti del Rabodirect PRO12. Ulteriori dettagli sulla nuova squadra verranno resi noti in un secondo momento". La saga a puntate prosegue, pare di essere di fronte ai gialli a puntate che i quotidiani pubblicano d'estate o ai romanzi in appendice di inizio secolo - passato.
Si procede verso una franchigia "a controllo federale", ma interessa soprattutto quel "provvisoriamente": nel senso che la Fir si occuperà di inaugurarla per poi cederla a terzi? Agli stessi che accuratamente si sono ben guardati dall'avanzare una proposta alternativa a quella di Viadana? Invece quel "provvisoriamente" era proprio provvisorio, nel senso che nella versione rivista e corretta del comunicato è stato levato. Modificati i fattori, il risultato a questo punto cambia. Ci sono infine dei patti da mantenere con i celtici, "ulteriori dettagli" in un secondo momento. Stupirebbe, a tal punto, se i federali non avessero già predisposto un piano: siamo a fine maggio, il tempo stringe, i giocatori sono radunati a tra Orzinuovi e Soncino per la preparazione in vista del tour estivo in America, agosto arriva presto. Lo staff tecnico c'è, mancherebbe tutto il resto, ma il condizionale più che d'obbligo è pro forma. Considerazioni teoriche, capace che ci scappi il mandato imperativo per gli atleti di firmare per la nuova società.
Rumors suggeriscono l'ipotesi che lo stadio società in fieri potrebbe essere di nuovo lo Zaffanella, alla luce degli investimenti fatti dalla Regione Lombardia per l'ammodernamento e l'ampliamento. Chissà come l'accoglieranno i sostenitori di lì che non hanno certo manifestato apprezzamenti per le decisioni della federazione ("Silvano non mollare!", recitava lo striscione un paio di mesi fa e Melegari ha dichiarato che è stufo di essere preso in giro e si è chiamato fuori).Continua...
Dal melodramma all'operetta - by Abr
Sposto qui una sintesi dell'update apparso sul post precedente, per coerenza di tempo, di luogo e di azione (i canoni aristotelici della narrazione cascano a fagiuolo). Adesso lentamente e in ordine sparso ci stanno arrivando tutti, ma era lampante come il flash di un fotografo: già domenica sera era emerso il nome "dell'assassino".
Dondi alla fine l'ha trovato il numero di cellulare dei Celti, per cui è arrivata l'ufficializzazione Fir alle ore 16.45 del lunedì. Tutto il Consiglio ha votato compatto l'esclusione del Viadana. Si va quindi alla "franchigia a controllo federale". Si ma, il Viadana non lo sarebbe stato, sotto controllo, con lo staff nominato e tutto il resto?
La vera notizia non è difatti questa trita, sta nascosta in un avverbio sparito nottetempo (nella versione di ieri c'era, non l'ho visto solo io; in quella di oggi non c'è più): il controllo federale sarà attivo solo "provvisoriamente". Nuovi Soci privati che per qualche motivo non hanno "manifestato interesse" al bando come ha fatto Viadana, sono quindi in arrivo: è un auspicio o una certezza?
La soluzione la offre a stretto giro di posta Alfredo Gavazzi, anima del Rugby Calvisano e vicepresidente Fir: dopo aver derubricato la candidatura del Viadana a "pasticcio", afferma senza reticenze: "Preferisco starne fuori per adesso, che non dicano che mi faccio la franchigia coi soldi della federazione". Ah ecco, excusatio non petita. Il piano a questo punto si palesa: lasciar decantare nell'estate, intanto la Fir ci mette i soldi e la moral suasion coi giocatori, pubblica opinione e Celti, poi la cittadina bresciana si prenderà quanto aveva dovuto rinunciare, con perdite, due anni prima. Facendo la figura del salvatore della patria, rispetto ai "pasticcioni". Giochini a somma zero: se Viadana reclamava contributi-salvezza federali in nome dei favori resi, Calvisano subentrerà con le mani pulite, ad aiuto federale già versato e a situazione contratti e tagli già sistemata. Non male.
Il referente del Calvisano, che si comporta da "uomo forte Fir" (parla delle decisioni prese usando la prima persona plurale: abbiamo, possiamo, crediamo), aveva già in precedenza offerto alla franchigia federale vitto e alloggio, ma non ha il campo adatto alla Celtic. Visto che la Regione Lombardia insiste, come spiega il Socio si potrebbe usare lo Zaffanella e magari anche le facilities del Lavadera Village. Dopotutto stanno una cinquantina di km da Calvisano e ci vuol meno tempo che da Milano ad Appiano Gentile.
Chissene se i tifosi rivieraschi fossero un attimino sconcertati: il rugby mica sarà uno sport identitario con colori in cui riconoscersi e tifare, SE NON quando risuoni l'Inno di Mameli. Del resto Dondi dixit: siamo in Celtic per sviluppare giocatori della Nazionale e non per altro (vincere? Sia mai: ingenera gelosie). I tifosi se ne faranno una ragione, altrimenti peggio per loro.
All'uopo e per organizzare tutta la complessa transizione (e transazione), si legge che Dondi in person avrebbe contattato qualche dirigente del Viadana - Melegari no, ne ha avuto abbastanza, non risponde più alle sue chiamate. Posso dire che se fosse vero, uno con una faccia così c'è solo da ammirarlo?
Se tutto 'sto minuetto mirasse a instaurare il precedente che l'ultima classificata tra le franchigie italo-celtiche, ogni stagione o paio d'anni se la dovesse vedere con le "credenziali" della vincitrice dell'Eccellenza, beh basterebbe esplicitarlo e potrebbe anche essere cosa invero interessante. Inguaribili, romantici ottimisti che siamo.
Per intanto a Viadana è "rompete le righe, si salvi chi può": Mauro Bergamasco si sistema alla Polizia di Stato (Fiamme Oro, gloriose quand'erano a Padova), Quintin Geldenhuys è in pole position nella massa che s'offre a Treviso e Masi dovrebbe far vedere le carte - è vero o no che ha proposte da mezzo Mondo? Quanto a Canale, che non ha posto a Clermont e inizialmente pensava di rientrare, meglio accetti l'offerta del Lione in ProD2, prima che ci ripensino.