Così come i francesi festeggiano la nazione unitaria il 14 luglio, ricordando la Presa della Bastiglia, e gli americani fanno i fuochi artificiali il 4 luglio, per festeggiare l’Independence Day, in Italia la Festa Nazionale è stabilita il 2 giugno.
Purtroppo quest’anno non me la sento di festeggiare, non mi sento per niente patriottico. Mi sento preso in giro dalle persone che oggi sono chiamate a incarnare i sani principi della nostra nazione rappresentandone indegnamente le istituzioni: onorare la Repubblica significherebbe rendere onore anche a loro e la misura è ormai colma. E non è che mi manchino le Frecce Tricolori alla parata. E neppure m’interessa di quanto hanno risparmiato quest’anno: che presa in giro.
Piuttosto vorrei che uno qualsiasi si alzasse e iniziasse a parlare di quanto deprecabile è diventata questa nostra nazione ormai ben lontana dai sacri principi che compongono la nostra Costituzione. Mostriamo ogni giorno il peggio di noi stessi con una visione ristretta ai nostri interessi personali in nome dei quali siamo disposti a calpestare anche gli altrui diritti. E’ una lotta a chi “magna” di più, alla poltrona, alla raccomandazione, anche se significa sacrificare il futuro della nostra comunità.
Mio malgrado mi sono arreso, sopraffatto dalla mancanza di pudicizia di chi questo squallore dovrebbe combattere e invece lo alimenta a fini personali. Sinceramente non vedo nessuno all’orizzonte davvero all’altezza di chi in questa nazione ha creduto e ha combattuto per risvegliare tutti noi da questo orrendo incubo. E il mio non è pessimismo…