1°parte
“La Cina di cui mi parlava non era quella del primo arrivato né tanto meno quella delle riviste patinate. Era un mondo perduto di cui lui aveva trovato la chiave… Era il paese dell’alcol e dei deserti di ghiaccio, della sabbia infuocata e dei Buddha viventi, delle strade accidentate e delle luci velate, un mondo in cui ci si poteva perdere e mai più ritrovarsi”.
Luc Richard, Viaggio nella Cina proibita
20 giorni in Cina, passando per Pechino, Shangai, Hong Kong e non solo, un bellissimo viaggio attraverso un paese affascinante, dove tradizione ed innovazione convivono in maniera esemplare.
Il buddismo da un lato e l’incessante modernità dall’altro, conferiscono a questo paese un aspetto quanto mai unico.
Prima tappa Pechino, detta Beijing e popolata da 18 milioni di abitanti.
Capitale della Cina, è il principale centro politico, economico, culturale e commerciale.
Anima indiscussa del Paese, è anche importante testimonianza dell’antico passato.
Ricca di storia raccoglie al suo interno tantissime attrazioni che ricordano la sua grandezza sin dall’età imperiale, prime tra tutte la Città Proibita davanti alla quale si estende la famosissima Piazza Tienanmen, nota anche per le proteste studentesche del 1989.
La Città proibita, eretta in 14 anni a partire dal 1406, fu il Palazzo Imperiale delle dinastie Ming e Quing. Patrimonio dell’Unesco, interamente realizzata in legno, occupa una superficie di ben 720.000 mq e costituisce il più grande e meglio conservato complesso di antichi edifici del mondo.
Città Proibita - Pechino
Nell’area circostante vale assolutamente la pena fare un giro trai vecchi vicoli di Pechino, gli hutong, testimonianza di una realtà progressivamente destinata a scomparire.
Nel pieno centro della città, infatti, tra avanguardia e consumismo, questi piccoli villaggi, quartieri nei quartieri, resistono ancora. Passeggiando tra un vicolo e l’altro è possibile vedere bambini che giocano con le cavallette, uomini impegnati in partite di dama, anziane signore intente a fare la maglia.
Un paradosso allucinante tra il veloce progredire di Pechino e il forte attaccamento alla propria identità….sembra che il tempo si sia fermato.
Hutong - Pechino
Assolutamente da non perdere poi il Tempio del Paradiso e il Palazzo d’Estate, chiamato così perché rappresentava la residenza estiva della Corte, è oggi uno dei parchi più frequentati dagli abitanti.
Tempio del Paradiso - Pechino
Palazzo d'Estate - Pechino
Impossibile non raggiungere la Grande Muraglia Cinese, lunga quasi 7000 km…lascia senza fiato. Percorretela per un breve tratto a piedi…vi darà grandi emozioni!
- Grande Muraglia Cinese – Pechino
Visitate poi le 13 Tombe della dinastia Ming, raggiungibili attraverso la Via delle Figure di Pietra, la cosiddetta Via Sacra, fiancheggiata da 36 figure scolpite in pietra, di cui 24 rappresentanti 6 tipi di animali, il cui scopo era quello di proteggere il sonno eterno degli imperatori da ogni influsso malefico, di rappresentare la loro potenza e decantare il loro successo. La Via Sacra doveva essere anche una strada verso il paradiso.
Via delle Figure di Pietra - Via Sacra - Pechino
Tombe della dinastia Ming - Pechino
Incantevole, suggestivo e quasi magico è il Tempio dei Lama…il Palazzo dell’Eterna Armonia, uno dei templi più ampi e meglio conservati della capitale…emblema del buddismo. Lasciatevi pervadere dall’inteso odore di incenso….una statua di Buddha vi accoglierà con la scritta “Se il cuore è luminoso, apparirà il meraviglioso“.
Al suo interno ospita la famosa statua del Buddha Maitreya alta 23 metri di cui 6 interrati.
Tempio dei Lama - Pechino
Buddha Maitreya
continua…