Allora, è inutile nascondersi dietro il perbenismo, oppure ammettere che non sia così, ma ognuno di noi, e dico ognuno di noi, ha una dipendenza! Che sia il cibo, il sesso (magari), oppure scaccolarsi di nascosto, ognuno di noi cerca disperatamente di alterare la percezione del reale o semplicemente trovare il piacere di un momento dedicato a se stesso nella frenetica attività di ogni giorno. E come non concedersi un bicchierino di grappa a fine giornata, oppure un caffè corretto alla sambuca di prima mattina, così per scaldarsi un po’? Ovviamente come non citare la prima sigaretta col caffè, quella che permette alla nicotina di insinuarsi all’interno del vostro organismo?
C’è chi è più salutista e sensibile e riesce a rilassarsi con una bella tisana al finocchio leggendo un libro, io no, io rullo le zanne! Cioè nel senso che fumo erba, o almeno, qualcosa che gli assomigli.
Sì, perché l’utilizzo vasto e dirompente di questa sostanza naturale, al pari dell’alloro e del rosmarino, è divenuto impressionante negli ultimi tempi, e chi gestisce traffici illeciti lo sa. Sa inoltre che questa sostanza non crea una vera a propria dipendenza fisica come la cocaina per esempio. Crea dipendenza la sensazione di piacere, è vero, ma per avere una dipendenza fisica dovresti fumare mezzo chilo di marijuana al giorno per un tempo molto lungo. A quel punto non solo saresti un drogato… ma anche un asceta rastafariano!
Il vero problema è la cattiva qualità della materia prima che viene venduta ad un prezzo sempre più alto. Tempo fa leggevo di una particolare sostanza sequestrata, chiamata Amnesia, proveniente dalla zona di Napoli. L’Amnesia ha l’aspetto di erba, con fiorellini piccoli e duri di un verde scuro con accese tonalità di rosso. Sembrerebbe una varietà particolare di erba, una di quelle che fumi ad Amsterdam per intenderci. Piante geneticamente modificate a cui è stato aumentato il livello di THC e quindi di resina, ma in realtà non è così!
Questo “cavallo di Troia” dello spaccio ha inserito nel mercato una nuova sostanza con un alto tasso di assuefazione. Sì, perché a quelle foglioline di erba di pessima qualità sono stati aggiunti metadone, eroina e altre sostanze di taglio, vaporizzate sull’erba e fatte essiccare ad arte ingannando il consumatore e inducendolo alla tossicodipendenza inconscia.
Credendo di portarsi a casa un po’ d’erba per concludere una serata stressante, un consumatore (più o meno) ignaro comincia a fumare crack e in poco tempo ci rimane sotto e ne vuole ancora. Il mercato della droga illecita è un mercato senza bollino di garanzia. Fumare l’erba comprata per strada sta diventando pericoloso! Fumare questa merda è uguale a spararsi in vena una dose di eroina, come tirarsi una quantità importante di cocaina credendo di aver allungato il tabacco con una essenza naturale che in realtà potrebbe essere facilmente reperibile (e coltivabile) a casa con un costo bassissimo.
Di nuovo la criminalità si è presa gioco di noi. Di nuovo, sfruttando un bisogno su vasta scala come il consumo di marijuana, le mafie sono arrivate prima dello Stato, prima della legge. Ne sono esempio le recenti leggi che depenalizzano tale sostanza in nord e centro America, da dove proviene la maggior parte del traffico illegale della pianta. Potremmo coltivarcela a casa e non sarebbe come avere una distilleria abusiva di grappa nello scantinato.
Invece no! Milioni di consumatori in questo momento stanno smaltendo milioni di tonnellate di merda dentro i loro polmoni, ignari di assumere una sostanza con un forte impatto di assuefazione perché principalmente chimica.
Praticamente è come se compri dei pomodori che siano stati imbottiti di essenza di pomodori che li rende i pomodori più buoni del mondo e quindi poi compri solo quei pomodori e non riconosceresti un vero pomodoro nemmeno per sbaglio, perché ormai sai perfettamente che è quello il sapore, il colore, l’odore di un vero pomodoro e ne sei dipendente.
Della serie, continuiamo a farci del male e manteniamo riserbo sulle nostre attività personali. Ma io non posso non gridare al mondo: LEGALIZZALA! Io non posso non dare credito agli esperimenti americani di legalizzazione per scopi terapeutici e ricreativi. Perché è stupido privare una ampia fetta di mercato di un prodotto di qualità e guadagnarci sopra. Io non capisco perché la “droga” debba considerarsi tale nonostante l’ampio consumo, è da stupidi!
Pensate che cosa vorrebbe dire avere i nostri terrazzini pieni di erba, pensate alla qualità che potrebbe raggiungere una legalizzazione del commercio di tale sostanza. Con milioni di consumatori solo in Italia (14% circa della popolazione – corriere.it) la vendita di “marijuana di stato” sarebbe un nuovo business che porterebbe anche un miglioramento della qualità e un controllo maggiore del consumo. Senza contare l’interessante dato di guadagno sul monopolio.
Legalizzare è giusto, conveniente, ed è l’unico e il solo modo per risolvere tanti problemi nella nostra società. Per esempio la depenalizzazione porterebbe a risolvere parzialmente il problema del sovraffollamento delle carceri (spaccio e consumo). Sotto un punto di vista economico si aprirebbe un’ampia fetta di mercato che comprende milioni di consumatori solo in Europa. Inoltre, ed è l’aspetto più importante, si chiuderebbero degli importanti canali di smercio dei traffici illeciti.
Ogni bisogno (o vizio) umano ha dietro di sé una storia di proibizioni e concessioni che si perde fino ai meandri delle prime società civili. Nei primi del Novecento la cocaina non era considerata una droga, ma una medicina, chiedetelo a Freud. A livello culturale la marijuana ha una storia lunga e antica millenni che non si arresterà per colpa di alcune leggi proibitive che ne condannano e puniscono il consumo.
Dove non arriva il lecito arriva l’illecito e dove non ci mette lo zampino lo Stato ci mette il naso la mafia. Prostituzione, gioco d’azzardo, sigarette, alcol, farmaci, droghe pesanti e droghe leggere, tutto a questo punto può essere analizzato in una prospettiva diversa, e cioè, ognuna di queste sostanze fa male, come bere e mettersi alla guida è illegale, però lo Stato vende con suo monopolio le bottiglie di distillato, le sigarette provocano il cancro, idem. E vogliamo parlare del gioco d’azzardo?
Meglio rollarsi l’ultima zizza di erba buona, quella fatta in casa, quella che ahimè costa sempre di più ed è sempre più rara!
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