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Questa sera nel privè di Villa San Martino, Arcore, grande festa di Natale, con il presepe vivente.

Creato il 24 dicembre 2011 da Slasch16

Questa sera nel privè di Villa San Martino, Arcore, grande festa di Natale, con il presepe vivente.Tutti sappiamo di quanto sia devoto l’ex presidente del consiglio , quanto ci tenga alle ricorrenze religiose ed ai simboli del cattolicesimo basti pensare che alle feste della concubine non mancava mai la Minetti vestita da suora sexi con un enorme crocifisso tra le tette.
Quando si tratta di mettere in mostra la propria fede lui è sempre in prima linea, si tratti di baciare la mano al Papa o di mettere la minigonna alla Madonna lui deve estrenare la sua profonda devozione per le tradizioni cattoliche, il suo amore in Dio, ricambiato, visto che lo ha aiutato nell’accumulo della sua enorme fortuna, 20 ville non sono poche e poi ci sono le aziende.
Tanta devozione in Dio è dovuta a due ragioni, la prima che è un unto dal Signore e la seconda che aveva otto zie suore di Maria Consolatrice che probabilmente gli hanno fatto fare il chierichetto sin da piccolo.
Ed è durante le funzioni religiose che si è scoperto il suo genio per gli affari, pare che mentre accompagnava il parroco durante la Santa Comunione, sapete che il parroco è impegnato con il calice e le particole ed il chierichetto lo affianca con il piattino, chiedesse ai comunicandi 200 lire a particola ed a quei tempi erano a migliaia quelli che si nutrivano del corpo del Signore.
Insomma è sempre stato un appassionato delle funzioni religiose che la sua famiglia devota, credente,  mamma Rosa aveva sempre il rosario in mano, le zie suore, la sua educazione di fanciullo predestinato è stata impregnata dei valori cattolici.
Anche durante la giovinezza, l’età adulta sino alla vecchiaia, negata e mimetizzata, si è portato nel cuore in modo indelebile la passione per la fede e tutti i suoi simboli.
Persino durante i festini a base di bunga-bunga non poteva farne a meno, sentiva l’esigenza di esternare e testimoniare la sua fede anche durante i momenti di svago, mentre si rilassava delle fatiche imposte dal governare a tempo perso ed è per questo, contrariamente a quanto pensano i maligni ed i comunisti come me, che la Minetti si vestiva da suora con delle piccole differenze rispetto alla divisa delle vecchie, care, zie suore delle quali sentiva la mancanza avendo, loro, nel frattempo raggiunto il Signore nella pace eterna.
Ovvio che, non essendo più negli anni 50 e con l’avvento della televisione a colori la divisa da  suore di Maria Consolatrice delle care zie fosse modificata dagli stilisti di Mediaset ed è per questo  che la divisa della Minetti aveva degli spacchi che evidenziavano il perizoma e le tette di fuori per tenere al caldo il crocifisso di Nostro Signore.
Non sarebbe stato dignitoso far entrare nella discoteca, palomunita per la lap dance, un bue ed un asinello e quindi, per tenere al caldo Nostro Signore tra l’altro sofferente in quanto crocifisso, ha pensato bene di infilarlo tra le tette della Minetti, se non è amore per Dio questo ditemi voi qual’è.
Quest’anno ci sarà anche il presepe vivente, le orgettine saranno vestite da Babbo Natale, Mora avrà un permesso speciale per uscire dal carcere ed insieme ad Emilio Fede faranno il bue e l’asinello, la Ruby ed il suo compagno faranno la parte di Giuseppe e della Madonna ed la sua creatura appena nata il ruolo di Gesù Bambino, tanto nessuno andrà a controllare se ha il pisello o no.
In questi momenti tristi di crisi, di sbando dei valori e degli ideali, mentre nel mondo fischia il vento ed urla la bufera della speculazione, c’è bisogno di ancorarsi ai valoro solidi della fede, di chiedere l’aiuto di Dio, di raccogliersi con amore intorno alla mangiatoia dove si rinnoverà il rito della nascita di Nostro Signore.
Anche il fatto che facesse portare in processione dalel suore seminude e senza mutande il grande cazzo di marmo o di legno, non lo so francamente, per farlo baciare in processione a tutte le orgettine altro non è che la riproduzione delle feste della Madonna che si fanno in molte parti d’Italia, specialmente in meridione, durante le quali i fedeli offrono soldi in moneta o meglio ancora se banconote di tagli consistente.
Niente di profano o di lurida depravazione come pensano i magistrati comunisti di Milano, non per niente il Papa gli crede e lo rispetta da sempre, sin dai tempi del Family Day, che ebbe tanto successo.
Per questo, quest’anno, ha voluto inserire un riconoscimento ulteriore alla sua fede di cattolico devoto ed osservante inserendo il presepe vivente, un tocco in più ad evidenziare il suo essere cattolico osservante.
Ed è per questo che il piduista, travestito, spero che non gli abbia rubato il posto, da Dio sarà seduto in una poltrona dorata con il simbolo dell’infinito sopra la testa ed  in mano il bastone della giustizia, l’unica in cui lui crede, quella divina a godersi lo spettacolo.
L’unica diversità rispetto alle processioni che si tengono, più o meno, in tutta Italia nelle feste che ricordavo sopra e che ad Arcore  non sono i fedeli a versare le offerte ma il Rag. Spinelli che consegna le buste con migliaia di euro alla partecipanti.
Buone feste a tutti e se qualcuno parteciperò a quella di Arcore ci faccia sapere come è andata, magari con qualche foto. 



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