La BBC ha annunciato di avere in cantiere un adattamento televisivo della trilogia Queste oscure materie (His dark materials), dell’autore britannico Philip Pullman.
La serie: prime indiscrezioni
I dettagli sono ancora pochi, eppure la notizia ha già destato l’interesse del mondo televisivo e di quello letterario: la trilogia fantasy composta dai romanzi La bussola d’oro, La lama sottile e Il cannocchiale d’ambra si appresta a raggiungere il piccolo schermo ad opera dell’emittente britannica BBC. Ad annunciarlo è BBC One, canale che trasmetterà la serie e che è anche la casa di capolavori quali Doctor Who e Sherlock. La prima stagione sarà composta da otto episodi, che seguiranno il corso del primo libro della trilogia. La location delle riprese sarà il Galles, mentre la guida della produzione sarà affidata alla compagnia Bad Wolf, di proprietà di Jane Tranter e Julie Gardner (ex produttrice di Doctor Who). A loro si affiancheranno Toby Emmerich e Carolyn Blackwood della New Line Cinema, Deborah Forte della Scholastic e, soprattutto, l’autore stesso, Philip Pullman. Le sue dichiarazioni sembrano particolarmente entusiaste del progetto: “Negli ultimi anni” ha dichiarato Pullman, originario di Norwich ed ex studente dell’università di Oxford, “abbiamo visto come in televisione lunghe storie, che siano esse adattamenti o originali, possano raggiungere profonde caratterizzazioni e vette di suspense, dando agli eventi il tempo di avere il giusto impatto e dando alle conseguenze il tempo di svilupparsi”.
La bussola d’oro: l’adattamento cinematografico
La dichiarazione di Pullman rivela molto sui passati tentativi di adattamento della trilogia. Nel 2007 il film La bussola d’oro, diretto da Chris Weitz e interpretato, tra gli altri, da Dakota Blue Richards, Daniel Craig e Nicole Kidman, aveva trasposto sul grande schermo il primo volume della serie. Nonostante un weekend di debutto piuttosto deludente, gli incassi erano stati notevoli, in particolare al di fuori degli Stati Uniti. Per quanto riguarda la critica e il pubblico, però, non si era potuto parlare di enorme successo. In generale, la sensazione era che il film si affannasse per riprodurre le vicende della saga non rendendo loro giustizia e smarrendo quell’aura magica tipica del mondo creato da Pullman. L’altro punto dolente era, come spesso in questi casi, la mancanza di aderenza alle vicende, allo svolgimento e al finale del libro. Quello che i produttori speravano potesse essere l’inizio di una nuova, epica trilogia, sulla falsariga del successo ottenuto da Il signore degli anelli, si era dimostrato un colpo non andato a segno, tanto che i due successivi libri non furono adattati e il progetto venne abbandonato.
Il boicottaggio cattolico
A questo proposito, difficile non menzionare le critiche e il boicottaggio messo in atto da vari gruppi cattolici. Al centro della trilogia c’è il cosiddetto “Magisterium”, un’organizzazione religiosa votata al controllo della popolazione, che presenta notevoli similarità con la Chiesa Cattolica. Questo fatto ha suscitato reazioni negative da parte di numerosi gruppi cattolici, che nel corso degli anni hanno sostenuto che la trilogia tenti di avvicinare i bambini all’ateismo e all’agnosticismo. L’adattamento cinematografico ha in parte ricevuto le stesse critiche, nonostante abbia decisamente attenuato le similitudini e reso il parallelismo meno esplicito. Nondimeno, l’attore Sam Elliott ha sostenuto che il boicottaggio cattolico abbia avuto un grande peso nella decisione di non proseguire l’adattamento della trilogia, fatto di cui Bill Donohue, presidente della Catholic League, non ha esitato a definirsi molto felice.
Che il progetto sia stato abbandonato a causa del boicottaggio fondamentalista di una parte delle organizzazioni religiose oppure a causa del risultato non all’altezza delle aspettative (botteghino a parte, è bene ricordare che Rotten Tomatoes dà alla pellicola un punteggio di 42%), il semi-buco nell’acqua è incontestabile. Motivo ulteriore per ritentare, soprattutto sperimentando questa volta con un format da serie tv, che potrebbe effettivamente permettere di seguire gli avvenimenti con più calma e aderendo maggiormente alla storia narrata dall’autore. Questa, almeno, pare essere la volontà dei produttori. “Ci sono alcune opere letterarie che sono meravigliosamente adattabili in un film”, ha dichiarato Tranter. “Ce ne sono altre che sono più adatte alla televisione. A mio parere la cosa fantastica di questa trilogia di romanzi è che possiamo adattarla [per la televisione] esattamente come Philip l’ha scritta. Possiamo andare a ritmo di episodio, raccontare la storia nella sua interezza, prenderci il tempo necessario e toccare ogni tasto che Philip tocca nei suoi romanzi”.

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Queste oscure materie: la trilogia letteraria
Il primo volume della trilogia, Northern lights (pubblicato in Nord America con il titolo The golden compass), è stato pubblicato da Scholastic UK nel 1995 ed è valso all’autore la Carnegie Medal for British Children’s books e il Guardian Children’s Fiction Prize. Il secondo volume, The subtle knife, pubblicato nel 1997, ha ottenuto vari premi, tra i quali il Parents’ Choice Gold Book Award e l’American Library Association Best Book for Young Adults. L’ultimo capitolo della trilogia, The amber spyglass, pubblicato nel 2000, ha ottenuto il British Book Award ed è stato il primo libro per bambini a vincere il Whitbread Book of the Year. La trilogia ha venduto quasi 17.5 milioni di copie al mondo ed è stata tradotta in 40 lingue.
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