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Questi e altri deliri

Creato il 15 settembre 2011 da Lollo

I drammi di questo afoso lunedì pomeriggio spagnolo sono i seguenti:- Sono stato in università convinto di avere un corso che sembra non esistere.- La professoressa non risponde al suo “correo” e penso sia scappata con Heather Parisi.- Esploderò una volta finita la lattina di FANTA che ho qui accanto.- Alterno momenti di libertà intestinale con momenti di stitichezza infiniti.- Perdo capelli su un pavimento che cerco invano di tenere pulito.
Sono solo le 17.06. Ieri sera noi Erasmus siamo usciti, come tutte le notti da dieci giorni a questa parte. Chiacchiere davanti ad uno jogurt arricchito di nutella che ha scatenato i miei ormoni più miserabili. “Sono stata a quel coso, dove c’è l’acceleratore di particelle” dice Antonia detta Giovanna, “Chiamasi CERN di Ginevra” rispondo io con un fare da saputello stempiato. “Ma no, eravamo a Frascati, anche lì ce n’è uno. Abbiamo pranzato con il vinello buono e poi la proff si è addormentata alla conferenza”.A noi ci avevano portato a Ginevra a vedere questo tubo enorme di cui ancora adesso mi sfugge l’utilità, per me poteva essere un parco divertimento o il set di un video rapper. Lei invece in Ciociaria a bere del vino bianco con cui drogare quella derelitta della professoressa. Ecco la differenza dal triste nord al frizzante sud.L’argomento preponderante della successiva mezzora toccava vertici mai raggiunti.
AIT (Antonia in Trip) : “Ma se io aumento lo spazio, vero che posso superare la velocità della luce e viaggiare nel tempo?”.CA (Chiara Allibita): “Ma scusa, ma dove vuoi andare?” AIT: “Non potrei quindi già essere a lezione domattina?”CA: “Il tuo tempo non sarebbe più il nostro tempo”AIT: “Ma il ciclo ormonale? Sarebbe interessante studiare questo fenomeno”.
Quale fenomeno l’ha capito solo lei. E quale soggetto rimane a noi ignoto.Menomale che Serena ha salvato la situazione parlando di cibo. Un argomento che occupa i nostri maggiori pensieri e confluisce nel desiderio comune degli italiani all’estero.“Ho fatto la pasta con la Philadelphia”. Io e Antonia la guardiamo come se avesse operato a cuore aperto utilizzando gli ombrellini con cui si decorano i cocktail ad una tipica festa americana.“Spiega perché noi prima mangiavamo solo Philadelphia e pomodori in piedi davanti al frigo, ora potremmo addirittura sederci e aspettare che qualcuno scoli la pasta”. Io odio cucinare. Rubo patatine al mio coinquilino che non dovrebbe accorgersi che un giorno aveva il pacchetto sigillato e il giorno dopo gli ho lasciato solo le ultime due, quelle della vergogna.Pare che sia stata indetta la tipica domenica all’italiana.
Questa settimana è toccata a Raffa che per l’occasione si è improvvisato chef d’alto livello tagliando personalmente qualcosa come un chilo di gnocchi. Stavo quasi per piangere dalla commozione, sapere che c’è qualcuno disposto a non farmi morire di stenti mi scuote l’anima.Pure Marcela, sua coinquilina messicana, si è fatta trasportare da questo sentimento viscerale verso il cibo all’italiana. Non vi descrivo lo stato comatoso delle successive due ore.La notte precedente una sorta di capo villaggio spagnolo ha portato noi 50 baldi giovani europei e non in un luogo della perdizione in cui si regalavano chupiti, si ballavano i peggio rapper del mondo e si poteva fare amicizia con elegantissime ragazze locali armate di sex-toys.
Ho pure spiegato con eccellente risultato una delle mie tecniche di abbordaggio-rimorchio in francese. Come minimo funziona solo in territorio estero, non mi stupirei. La notte prima le mie due ragazze rumene preferite al mondo hanno organizzato un piccolo before-party nel loro appartamento. “Puoi portare chi vuoi” dice Alexandra ignara di tutto quello che sarebbe successo. Trenta persone su un terrazzo grande quanto camera mia, appollaiati su un cornicione e seduti sui tavoli. Sembrava la scena della festa a casa di Audrey in Colazione da Tiffany. Memorabile.Memorabile in questo remake il momento in cui la Romania ha sfidato l’Italia a suon di trash.Raffaella Carrà remixata “A far l’amore comincia tu” vs DRAGONSTEADINTEI.Perle ai porci come si suol dire. Non ci ricordiamo chi ha vinto perché “Mamma giuro che era acqua frizzante”.C’è stato anche un attimo in cui straparlando in qualche lingua a caso ho sentenziato la mia teoria su Skipper, la sorella di Barbie. Come avevo scritto in un vecchio post, tutti odiavano Skipper perché oltre ad essere inutile e senza tette, ha anche i piedi piatti e ha fatto innervosire almeno tre generazioni di donne che ora indossano tacchi vertiginosi per contrastare quel trauma infantile. Questi e altri deliri sul mio blog.Questi e molti altri deliri nella popolazione Erasmus spagnola. Teoricamente il post di oggi avrebbe avuto un altro titolo e un altro tema (perché ho seguito un tema?) ma ci stiamo lavorando. Il toto-limone ha ancora troppo poco materiale.

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