Amici del Codice, vi chiedo di dedicare pochissimi minuti del vostro tempo alla compilazione di un questionario che rappresenterà il vostro modo di collaborare, attraverso le vostre opinioni, ad un progetto molto, molto interessante. Ricordate la mia amica Madre Degenere, quella che condivide con me il terrificante vizio di portarsi dietro il figlio in ambienti intellettualmente pericolosi come le mostre e le gallerie d’arte? Bene, come se questa sua debolezza non fosse già sufficientemente grave, ha anche un altro problema: sta studiando per il master. Lo so, non ditemelo, lo so che sono le persone come lei che mandano a ramengo il Paese, glielo ripeto sempre. Insomma, sta lavorando ad un progetto che richiede anche il vostro aiuto…ma lascio che sia lei a spiegarvi di cosa si tratta…
“Il questionario che io e la mia compagna di lavoro, Melodie, stiamo proponendo è atto a testare le esperienze di visita delle persone nei musei e/o nelle gallerie. Stiamo cercando di capire cosa piace maggiormente e cosa non piace o è percepito come mancante.Sulla base dei dati raccolti stiamo progettando una galleria d’arte che pone particolare attenzione all’esperienza delle varie tipologie di visitatori e che quindi sviluppi attività mirate e coinvolgenti. Una volta concluso, il progetto verrà presentato non solo ai docenti e alla classe di master ma anche a delle organizzazioni che operano nel settore della cultura (sia pubbliche che private) nella speranza che recepiscano la necessità di un nuovo indirizzo nella proposta culturale più attenta al visitatore e meno autoreferenziale. In parole povere vogliamo dimostrare la necessità che il museo o la galleria racconti se stessa e le proprie opere a tutti e con linguaggi comprensibili da tutti e non solo a esperti o conoscitori. Che le visite diventino esperienze piacevoli e coinvolgenti senza lasciare solo il visitatore o al contrario aggredirlo con montagne di regole e divieti o informazioni. Il tutto mantenendo però un elevato standard di qualità nei contenuti. Questo è il link per il questionario: http://goo.gl/forms/D1yXmv1JG9“Capito? Al di là degli scherzi, pochissimi minuti per aiutarla a cambiare qualcosa in un Paese dove la conservazione del patrimonio artistico e l’accesso alla cultura fanno ridere i polli…facciamo in modo che, attraverso persone come lei e l’altra ragazza che con lei sta portando avanti questo lavoro, qualcosa possa davvero cambiare.
P.S.: io amo la domanda 19. Sapete cosa ho scritto io? Sono una fan della domenica gratis al museo (la prima del mese) ma c’è un’altra iniziativa che mi piacerebbe da matti. Un giorno al mese che sia kids-friendly. Una giornata con biglietti scontati dedicati alle famiglie, dove non si corra il rischio di essere fulminati con lo sguardo se si ha l’ardire di entrare in un museo o una galleria con i propri bambini. Un giorno in cui il museo possa essere un luogo meno austero e più alla portata anche dei piccoli. Io sto continuando felicemente e con ottimi risultati a portare Claudia alle mostre (l’ultima è stata quella di Cartier Bresson) e ai musei (l’ultimo è stato quello delle Arti e delle Tradizioni Popolari) e queste visite mi danno sempre grande soddisfazione. Lei è una che si fa intrattenere facilmente, che addirittura imitava le pose dei protagonisti delle foto, che ci fa godere di quello che vediamo. Io vorrei che anche chi ha bambini più vivaci potesse comunque provare a portare i loro figli in questi posti senza provare continuamente il bisogno di giustificarsi e scusarsi…