Questione di Tempo

Creato il 16 novembre 2013 da In Central Perk @InCentralPerk
Andiamo al Cinema
Gli inglesi da queste parti hanno sempre avuto un occhio di riguardo se si parla di piccolo schermo, ma se si passa al grande, c'è almeno una cosa nella quale sono dei veri campioni: le commedie romantiche!
Basta nominare titoli come Quattro matrimoni e un funerale, Nothing Hill, Bridget Jones o Love Actually per far spuntare ai più -spero- il sorriso sulle labbra. Tenendo conto che dietro a tutti i film citati c'è un certo Richard Curtis nei panni di sceneggiatore o regista, va da sé che le aspettative per Questione di Tempo, siano molto alte!
Fortunatamente, nessuna brutta sorpresa, anzi, il film è quello che si spera e con qualche chicca in più ad impreziosirlo e che lo fa guardare tutto sorridendo beati e lasciando spuntare pure delle lacrimucce qua e là.

Come nella più classica delle commedie romantiche, Curtis pone al centro della scena un protagonista buffo e parecchio imbranato, che con la sua famiglia perfetta e indie inside vive in Cornovaglia e nasconde un segreto: tutti i maschi possono viaggiare nel tempo, ritornando in istanti precisi semplicemente chiudendosi in luoghi bui e stringendo i pugni. La scoperta solleticherà le ambizioni amorose del giovane Tim, che cercherà di conquistare invano la bella amica della sorella, prima di partire per Londra e a un lavoro frustrante ospitato da un'aspirante drammaturgo cinico e bastardo. A cambiare tutto sarà l'incontro "al buio" con Mary, la donna perfetta, la donna ideale, che tra innumerevoli primi appuntamenti correndo nel tempo, e altrettante prime volte, Tim riuscirà a conquistare costruendo un rapporto unico e felice.
Il film non si conclude però con il "e vissero felici e contenti" di un matrimonio, ma prosegue nel campo migliore di Curtis: la commedia corale, che grazie a coprotagonisti intriganti e fantastici dà linfa vitale alla seconda parte, costruendo una trama complessa e ben strutturata. Il padre malato e giocoso, la sorella depressa e alcolizzata, la vita a due con due figli, arricchiscono così il variegato mondo di emozioni di Questione di tempo, che riesce in modo magistrale ad inserire coerentemente e senza strafare l'espediente fantasioso dei viaggi nel tempo. Senza badare troppo a questioni metafisiche o dubbi morali, Tim usa il suo potere in modo utile, dando così il via a sketch divertenti e equivoci irresistibili fino a capire la lezione paterna e far riflettere tutti noi sul significato del tempo, dell'esperienza e della vita.

Se una commedia romantica riesce a far questo, siamo già davanti a un qualcosa di prezioso, se in più si aggiunge l'attenzione tipicamente british per la musica -da Nick Cave al nostro Jimmy Fontana- e un cast che ha un'alchimia pazzesca (Domhnaal Gleeson e Rachel McAdams, e quel gigione di Bill Nighy) e con il quale non ci si può non identificare tra banalità del quotidiano e questioni prettamente femminili, Questione di tempo diventa una commedia romantica da non perdere, da gustare fino all'ultimo minuto, sorridendo!

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