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QUESTIONI DI CALCIO...Michel Platini e il Fair Play finanziario

Creato il 23 marzo 2011 da Calcisulcalcio
QUESTIONI DI CALCIO...Michel Platini e il Fair Play finanziario
Rieletto per acclamazione: Michel Platini è stato confermato presidente della Uefa dalle 53 federazioni riunite a Parigi. "Le Roi", unico candidato, potrà dunque portare avanti il lavoro iniziato nel 2007, quando al termine di un'elezione alquanto sofferta riuscì a battere lo svedese Johansson. Il congresso si era aperto proprio con le parole del presidente. "Abbiamo condotto riforme per combattere il razzismo negli stadi, ma anche intensificato la lotta al doping. Abbiamo deciso di attaccare il complesso problema della corruzione legata al calcio scommesse e in questo senso è stata adottata una politica di tolleranza zero verso giocatori, arbitri e dirigenti. Infine, insieme, abbiamo avviato il grande progetto del fair play finanziario, voluto per tutelare il calcio per club: questo concetto deve salvaguardarci per evitare la scomparsa dei grandi club per una gestione finanziaria azzardata". L'idea del fair play finanziario rende orgoglioso Platini. "Nel calcio circolano grandi somme di denaro ma, in particolare, c'è un problema etico che riguarda il modo con cui questo denaro viene gestito e utilizzato. Il fair play finanziario è un progetto fondamentale, che ci consentirà di dare una morale ad alcune pratiche nel calcio. Abbiamo l'importante compito di pensare alla prossima generazione, al calcio che vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti". ( Fonte: Repubblica.it)
Ce la farà "Le Roi", Michel Platini, a far passare il "fair play finanziario"? L'idea è quella di non far spendere a una società, più di quanto si è incassato durante l'anno; per intenderci: non si può spendere per una campagna acquisti 50 milioni di euro, se ti sono entrati "solo" 40 milioni di euro nel corso della stagione. Questo detto in maniera molto semplicistica e grossolana, ma fermatevi a pensare un attimo, cosa sarebbe stato il calcio mondiale e in particolar modo quello italiano, se il fair play finanziario fosse una regola attiva già da anni? Moratti & company, avrebbero comprato decine di giocatori ogni anno? E i grandi acquisti? Quelli che ti fanno spendere cifre folli per la gioia dei tifosi, se poi però non riesci a partecipare in champions leaugue l'anno dopo è un bel problema. Auguri Michel, io non so come andrà a finire questa storia, i soldi non faranno forse la felicità, ma le squadre competitive quasi sempre. Ecco vincere, d'accordo, ma non a tutti i "costi".di Daniele Coltrinari

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