Fumata nera nella trattativa tra Lega Calcio e sindacato giocatori, oggi a Roma in Federcalcio: non c'è accordo sul settimo punto del contratto collettivo - i fuori rosa -. L'Aic ha lasciato l'incontro. La decisione è stata comunicata da Leonardo Grosso, vicepresidente dell'Aic, all'uscita dalla sede della Figc, in via Allegri. La protesta dei calciatori fermerà il campionato di Serie A nel weekend dell'11 e del 12 dicembre, quando è in programma la 16esima giornata. "C'è lo sciopero proclamato per l'11 e il 12 dicembre. Siamo davvero dispiaciuti perché c'era la disponibilità, abbiamo anche lavorato sotto traccia per trovare eventuali punti di intesa, ma non si è trovato l'accordo", ha detto Grosso: "Siamo dispiaciuti - ha spiegato -, noi abbiamo ribadito la nostra disponibilità a discutere sui sei punti, senza entrare nel merito di nessuno di questi sei punti perché la Lega continuava a chiedere di discutere anche del sempiterno problema dei fuori rosa che per noi è un discorso chiuso, ormai fuori dai termini di legge. Sugli altri punti siamo in linea sulle proposte della Lega". (Fonte: Repubblica.it)
Se mai lo sciopero si farà, come sembra, i calciatori potrebbero farsi un autogol nell'opinione pubblica: "guadagnano miliardi e scioperano pure", qualcuno ha già cominciato a scrivere o dire in televisione. Il punto però è un altro, è giusto che un giocatore delle serie minori, non sia in possesso di nessuna garanzia? Non stiamo parlando di miliardari ma di persone che percepiscono ( tra le serie D, passando per la C2, fino alla C1 ) mediamente da i 2 mila ai 3 mila euro netti al mese, più eventuali bonus. Almeno queste le informazioni di cui sono al corrente, se qualcuno conosce meglio le cifre, si accomodi. Tuttavia "gioco d'anticipo"; ipotizziamo che un giocatore di una serie minore percepisca circa 5 mila euro netti al mese, 60 mila euro netti all'anno quindi.
E di cosa si dovrebbero lamentare? C'è gente che muore di fame, non ha lavoro, è precaria, non arriva neanche a mille euro lorde al mese. Sembrerà incredibile, eppure capisco la protesta e in parte la condivido per i seguenti motivi:a) Se è vero che protestano i "miliardari del pallone", protestano per aiutare i calciatori più "deboli", non solo per questo certamente, ma su questo punto gliene va dato atto.b) I "deboli" del pallone, sono più ricchi di tanti italiani con problemi più gravi, però:
1) La carriera di un calciatore non dura più di 10 - 15 anni, inoltre un infortunio grave può stroncarla improvvisamente.2) Quando "protesteranno" i precari? è vero che i calciatori sono famosi e la stampa si occupa più facilmente di loro, ma questa giusta valutazione non può essere una scusante per lamentarsi e non combattere civilmente per i propri diritti. Si badi bene, diritti, non privilegi.
c) Se continuate a pensare che i calciatori si devono vergognare per lo sciopero indetto, poichè guadagno troppo, vi ricordo che "loro" sono ricchi grazie a "voi".Se andate allo stadio, se avete pay tv, satellitare e altri abbonamenti per vedere le partite di calcio, di cosa vi lamentate?
di Daniele Coltrinari